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Come interpretare la tosse nel gatto

Perché il gatto ha la tosse? Vediamo quali sintomi tenere d'occhio per capire cosa fa tossire il nostro gatto e come intervenire.

Come interpretare la tosse nel gatto

La tosse, proprio come nei cani e negli esseri umani, anche nei gatti è un riflesso naturale del corpo che serve a proteggere le vie aeree dai corpi estranei. Tra le cause figurano la sinusite, l’ostruzione della trachea, bronchite, polmonite, filariosi cardiopolmonare, polipi, irritazioni causate da sostanze tossiche.

Un colpo di tosse lieve sporadicamente è normale, ma la situazione diventa preoccupante se gli attacchi di tosse sono violenti e si ripresentano ogni giorno per due o tre settimane. Si parla in questo caso di tosse cronica. Monitorate anche altri sintomi come starnuti, scarso appetito o secrezioni nasali per aiutare il veterinario a capire la natura del disturbo. Non si deve sottovalutare la tosse nel gatto perché sebbene molti disturbi lievi spariscano da soli in una o due settimane, a volte può trattarsi del segnale spia di un’infezione respiratoria grave o di qualche altra malattia che va curata con dei medicinali.

La tosse, accompagnata da un respiro affannoso e da evidenti difficoltà a respirare, ad esempio, è un sintomo dell’asma felina. Particolarmente sensibili sono i cuccioli che, non essendo ancora completamente sviluppati, non hanno anticorpi a sufficienza per combattere alcune patologie e rischiano di morire prematuramente. Occorre assistere il gatto pulendo le secrezioni nasali e assicurandosi che mangi e non venga sottoposto a sforzi eccessivi per non peggiorare gli attacchi. Inoltre bisogna contattare immediatamente il veterinario se si manifestano anche diarrea e vomito insieme alla tosse, se gli occhi del gatto sono arrossati o non completamente aperti, se il gatto ha la febbre, perde peso ed è stranamente inattivo.

Interpretare la tosse nel gatto non è mai semplice: proprio come il vomito, infatti, la tosse è un sintomo comune a diversi disturbi, ma monitorando la durata e la frequenza degli attacchi, e gli altri sintomi presenti, il veterinario potrà fornirci più velocemente una diagnosi e la terapia più appropriata.

Via | Petplace; Clinicaveterinaria
Foto | Flickr

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