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Cosa fare se il gatto è agitato?

Gatto agitato? A volte è normale, si tratta del suo carattere. A volte si tratta di una patologia comportamentale associata a forme di ipersensibilità-iperattività (HS-HA).

Cosa fare se il gatto è agitato?

Avete un gatto agitato? Prima di tutto dovete distinguere se si tratti di un gatto attivo e vivace o di un problema comportamentale. E’ normale che i gatti giovani siano più attivi rispetto a quelli più anziani. Inoltre è normale che se un gatto sta da solo tutto il giorno, poi la sera e la notte si scateni nei giochi e richieda continuamente attenzioni: si è annoiato tutto il giorno, adesso deve recuperare. Tuttavia una cosa è avere un gatto vivace, una cosa è avere un gatto iperattivo e agitato, sempre nervoso, quasi isterico.

Gatto agitato da sindrome da sindrome da ipersensibilità-iperattività (HS-HA)

Come prima cosa, imparate a distinguere un normale gatto vivace da un gatto iperattivo. Il gatto vivace corre, salta, si arrampica e gioca: fa parte del normale etogramma del gatto, indica un gatto normale.

Il gatto iperattivo, invece, è nervoso, graffia, morde e non sta mai fermo. Inoltre non ha imparato ad inibire il morso e il graffio. La causa di questa iperattività va spesso ricercata in una sindrome da ipersensibilità-iperattività (HS-HA), provocata a sua volta dal fatto che il gattino è stato tolto troppo presto dalla madre.

I gattini non andrebbero mai tolti dalla madre prima dei due mesi di vita. La madre gli insegna ad inibire il morso e il graffio e anche come ci si deve comportare. Se il gattino viene tolto troppo presto, ecco che non può imparare come comportarsi e potrebbe sviluppare una forma di ipersensibilità-iperattività, peggiorata poi dai tentativi (errati) di correzione dei proprietari che, nel 99%, finiscono solo con l’aggravare la situazione.

I sintomi di un gatto con sindrome da ipersensibilità-iperattività sono:

  • morde e graffia soprattutto mani e piedi dei proprietari
  • continua a litigare con gli altri gatti conviventi
  • fenomeni di pica
  • alterna fasi di iperattività a fasi di sonno profondo, sia di notte che di giorno
  • è ansioso, nervoso, agitato
  • non riesce a capire quali siano le zone di riposo, le zone dedicate alle attività o alle deiezioni
  • si struscia continuamente sul proprietario

Gatto iperattivo: come calmarlo?

Prima di tutto dovete rendervi conto che il gatto ha un problema, una patologia e come tale va curata. Non sgridatelo, non punitelo: peggiorereste solamente i livelli di ansia. Come prima cosa portatelo dal vostro veterinario: valuterà se siano presenti segni di malattie fisiche o metaboliche che possano giustificare tale comportamento. In assenza di questi segni, potrebbe richiedere un consulto con un veterinario comportamentalista.

Nell’attesa, potrete provare ad applicare in casa i diffusori di ferormoni felini. A questo proposito: non aspettatevi risultati in due settimane. Molti proprietari li mettono e poi dicono: “Sono ben due settimane che li ho messi, ma non ho visto miglioramenti”. Normale, ci vanno anche mesi prima di vedere miglioramenti e questi si vedono se ai ferormoni si associa una terapia rieducativa. I ferormoni non sono la bacchetta magica che risolve i problemi: ci va impegno anche da parte vostra. Oppure conoscete persone che siano guarite dall’ansia nell’arco di due settimane? Ecco, è la stessa cosa.

Il veterinario potrà prescrivervi anche integratori adatti, mentre diverso il discorso degli psicofarmaci: di nuovo, da soli non guariranno magicamente il gatto. Se non vengono affiancati a una terapia rieducativa, al massimo mascherano il problema, ma non lo risolvono.

Cominciate poi a risolvere i problemi di base del gatto. In caso di più gatti conviventi, aumentate il numero di cucce, ripari e lettiere. Create un ambiente più stimolante per il gatto, arricchite l’ambiente in modo che il gatto possa reindirizzare queste energie in eccesso in attività esplorative e di caccia: usate tiragraffi su più piani, scatoloni, mensole…

Se il gatto vi morde mani e piedi, bloccatelo appena accenna a comportarsi così, reindirizzando questo comportamento errato sui suoi giocattoli.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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