Petsblog Persone Tassista in coma per aver investito un cane. Quand’è che noi “proprietari” diventeremo responsabili?

Tassista in coma per aver investito un cane. Quand’è che noi “proprietari” diventeremo responsabili?

La notizia è di quelle che lasciano senza parole: un tassista a Milano ha investito un cane – un cocker spaniel che passeggiava senza guinzaglio e che ha attraversato la strada all’improvviso – che, a seguito dell’incidente, è morto sul colpo. Appena avvenuto l’incidente il tassista è sceso dalla macchina e si è trovato di fronte […]

Tassista in coma per aver investito un cane. Quand’è che noi “proprietari” diventeremo responsabili?


La notizia è di quelle che lasciano senza parole: un tassista a Milano ha investito un cane – un cocker spaniel che passeggiava senza guinzaglio e che ha attraversato la strada all’improvviso – che, a seguito dell’incidente, è morto sul colpo. Appena avvenuto l’incidente il tassista è sceso dalla macchina e si è trovato di fronte il fidanzato della proprietaria del cane che l’ha aggredito, facendolo cadere a terra e provocandogli la perdita dei sensi. Il quarantacinquenne tassista è ora in coma, con lesioni anche alla milza e a un polmone.

Sono preoccupato per il tassista, mi dispiace per il cane, ma sono arrabbiato con i proprietari: si poteva evitare.

Avere un cane è una cosa che viene presa troppo alla leggera: spesso si compiono errori che molte volte, per pura fatalità, non generano problemi. Poi capitano situazioni simili che fanno cadere il mito del “chi ama gli animali è più buono”. Il cane – il gatto, il pesce rosso e tutti gli altri animali d’affezione – non sono dei meri soprammobili da mostrare agli amici o dei trofei da esibire qua e là. Il cane va curato, amato e gestito con discernimento, mai dimenticando che, anche se in maniera involontaria, può diventare “pericoloso”.

Assumere atteggiamenti “spacconi” del tipo: “Il mio cane è buono e intelligente e non ha bisogno di guinzaglio” oltre ad essere una violazione della normativa vigente, è fonte di pericolo per sé, per il proprio animale e per le altre persone.

Smettiamola una buona volta di assumere sempre l’aria di superiorità e di sentirci migliori degli altri perché noi viviamo con un animale. È facile inalberarsi contro questo o quello che ha compiuto un brutto gesto nei confronti di un animale, ma dobbiamo iniziare da noi, dalla quotidianità con Fido: collare, guinzaglio e, se serve, anche museruola; attenzione a quando usciamo e a quando rientriamo; accortezza nei confronti delle altre persone. Se veramente vogliamo bene ai nostri animali, trattiamoli come principini, in tutti i sensi, coccolandoli e vezzeggiandoli, ma anche vegliando su di loro. Ventiquattr’ore su ventiquattro. Soprattutto quando stiamo per strada.

Foto | Flickr

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