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Microchip nel cane: è un obbligo di legge, non una scelta

Ribadiamo ancora una volta un concetto: il microchip nel cane è un preciso obbligo di legge, non una scelta del proprietario.

Microchip nel cane: è un obbligo di legge, non una scelta

Microchip nel cane – Lo so, abbiamo già parlato tempo fa del microchip nel cane, quindi qui non parleremo di nuovo di come e quando applicare il microchip. Qui ribadiremo un semplice concetto: il microchip nel cane è un obbligo di legge, la scelta di applicarlo non spetta al proprietario, bisogna metterlo, punto e basta. Questo perché troppo spesso nelle email o nella pratica ambulatoriale capita di vedere cani adulti, non microchippati. Quando questi proprietari negligenti vengono edotti sul fatto che è obbligatorio mettere il microchip, la reazione media di questi proprietari è alzare le spalle, ribattere che tanto il cane vive sempre in casa (come se i cani non venissero portati a spasso, fuggissero di continuo o venissero rubati), che tanto nessuno li controllerà mai. Capite qual è il punto? Molti proprietari non hanno la presa di coscienza necessaria per capire che l’applicazione del microchip non è uno sgarbo nei loro confronti, ma è utile al cane e che non dovrebbe essere lo spauracchio di un controllo a farli decidere, ma un preciso senso civico che a quanto pare manca in molti italiani.

Microchip nel cane: perché bisogna applicarlo

Dovrebbe bastare un’unica motivazione: è un obbligo di legge, punto, non c’è altro da aggiungere. Così come è obbligatorio per le macchine avere l’assicurazione e il bollo per girare, così per il cane è obbligatorio avere il microchip. A nessuno viene in mente di chiedere perché deve pagare l’assicurazione o di girare senza bollo (parlo di cittadini rispettosi delle leggi, non di furbetti e truffatori), ma queste stesse persone fanno resistenza quando si tratta del microchip nel cane.

Mettere il microchip al cane è un obbligo di legge: la registrazione dei cani nelle banche regionali è un atto obbligatorio stabilito dalla legge n°281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo), concetto poi nell’Ordinanza 6 agosto 2008 (“ordinanza recante misure urgenti per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina”) poi prorogata con un’altra Ordinanza del 21 luglio 2010.

A volte quando dico a un proprietario che è un obbligo di legge e che se non lo fanno e passano a controllare a casa rischiano di beccarsi anche una multa, la risposta che ricevo è questa: “Ma no, non passa nessuno, a meno che voi non lo mandiate”. Giuro che rimango basita. In primis secondo voi un veterinario libero professionista ha il tempo e la voglia di mandarvi i controlli a casa? Non che non ve lo meritereste, ma di solito si ha altro da fare. In secondo luogo a certe persone non gliene importa nulla di seguire le leggi, lo fanno solo se nessuno li punisce nel caso non accettino di seguirle, altrimenti senso civico meno di zero. In terzo luogo, sbagliatissimo: i controlli periodici ci sono, se le Asl non hanno tempo e mezzi per farlo, a volte ci pensano le guardie zoofile a farli e allora lì sono guai se non siete in regola.

Cosa succede se non si applica il microchip al cane?

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Ecco cosa accade se non si applica il microchip al cane:

  • state violando la legge. Non la violate in altri casi, perché in questo sì?
  • se passano i controlli, vi obbligano a metterlo e pagate pure la multa
  • se il cane si perde, non potete più ritrovarlo
  • se il cane si perde, non ha il microchip e chi lo trova decide di applicarlo di testa sua, il cane diventa suo e non avete nessun modo per dimostrare che fosse il vostro
  • se il cane viene rubato, ditegli pure addio, non lo troverete più
  • contribuite a incrementare il randagismo e l’abbandono dei cani

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | corradox

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