Petsblog Novità Informazione Perché le “liste nere” delle razze canine sono totalmente inutili

Perché le “liste nere” delle razze canine sono totalmente inutili

Creare delle liste nere per le razze di cani è una questione inutile, ecco perché.

Perché le “liste nere” delle razze canine sono totalmente inutili

In alcuni stati degli USA, in Australia ed in altri paesi è in vigore la BSL, Breed Specific Legislation. In pratica si tratta di una legge contro le razze ritenute pericolose. E’ estremamente rigida, severa e crudele perchè non si limita a obbligare i proprietari di cani presenti nella lista a portare in giro il proprio cane con museruola e guinzaglio ma, in certi casi, se un cane somiglia ad uno di quelli nella lista, può venire soppresso anche se non ha mai attaccato nessuno.

Un team dell’Università di Lincoln, in un recente studio ha concluso che la legislazione attuale potrebbe creare un falso senso di sicurezza.Il dottor Tracey Clarke ed i professori Daniel Mills e Jonathan Cooper hanno studiato la fonte delle percezioni della gente ai ‘comportamenti tipici’ associati alle diverse razze di cani. l professor Mills, in proposito ha dichiarato: “Questo lavoro fornisce una buona evidenza scientifica per spiegare perché l’esercizio da parte dei governi della legislazione specifica razza per ridurre il rischio di danno per i cittadini non solo è destinato al fallimento, ma anche dando alla gente un falso senso di sicurezza, che possono in realtà essere di peggiorare la situazione”. I ricercatori hanno applicato una teoria nota come il “contatto-ipotesi” usato dai sociologi per capire l’origine degli stereotipi razziali e di altre forme di pregiudizio. Hanno esaminato più di centosessanta persone per verificare se il loro contatto con i cani fosse influenzato dalla tendenza a credere ai vari stereotipi riguardanti la razza specifica.

Hanno trovato variazioni significative nei comportamenti tra le persone che avevano un cane e quelli che non l’avevano. Più della metà degli intervistati che si sono riconosciuti nella definizione di “esperti e competenti” di cani, sono in disaccordo con l’affermazione che alcune razze sono più aggressive di altre. Allo stesso modo, più della metà degli intervistati “esperti” confermava che non esisteva alcuna ragione valida per l’esistenza della BSL.

Si è scoperto che le caratteristiche visibili (in pratica l’aspetto esteriore) di un cane portava ad un eccesso di generalizzazione sull’eventuale comportamento. Non solo per le razze “Bull” come i terrier, i pitbull, gli amstaff e via dicendo, ma anche quelle con caratteristiche molto più superficiali come la muscolatura sviluppata o addirittura in base al pelo corto (provate a pensare anche al boxer). In molti si lasciavano ingannare dall’aspetto esteriore del cane senza conoscerne le caratteristiche comportamentali. Secondo gli esperti questo è un errore grave poichè da un falso senso di sicurezza dando alle persone una tranquillità interiore superiore con tutti i cani “esclusi” dalla lista nera e portandoli ad abbassare l’attenzione ad eventuali segnali di disagio del cane stesso.

Via|Phys
Foto| Flickr

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