Petsblog Animali domestici Un coniglio domestico sopravvive “in libertà”?

Un coniglio domestico sopravvive “in libertà”?

Un coniglio domestico sopravvive se lasciato in un parco?

Un coniglio domestico sopravvive “in libertà”?

Non ho ancora ben compreso come possa venire in mente ad una persona di abbandonare il proprio animale domestico. Le soluzioni sono due: o non si è minimamente affezionato, o lo considera direttamente un oggetto preso per puro diletto suo o, ahimè devo dirlo chiaramente, per un capriccio di un bambino e, in conseguenza, può essere “gettato via” al pari di un oggetto materiale.

Non è infatti infrequente che sotto le festività più note, vedi Natale e Pasqua, vengano regalati numerosi pet domestici ai bambini( come se davvero li desiderassero o come se un bimbo di 3 o 4 anni potesse accudire consapevolmente un animale senza la guida dei genitori).

Quale soluzione trovano, tali menti eccelse per tentare di non snaturare il coniglietto appena preso( e magari tenuto in gabbia e nutrito a granaglie) quando ci si stanca di lui? Ma è naturale: a molti, oltre alla restituzione in negozio ( illegale) viene in mente di “liberarlo” (ebbene sì, è questa la parola utilizzata-LIBERARLO, non ABBANDONARLO) al parco, o in un’area verde.

Magari la scelta sulla location è anche ben pensata: lo si lascia là dove sono presenti colonie di leprottini selvatici, così si tengono compagnia. Come se fosse un gioco di amicizia e socialità! Nota bene: nessuno apre internet per verificare se ci sono associazioni disposte ad accogliere il coniglio, ma si va subito alla soluzione più semplice, l’abbandono, e sottolineo ABBANDONO, non liberazione.

Un coniglio abbandonato in un parco o un’area verde è un coniglio morto. Questo è semplice e cristallino per chiunque: un pet DOMESTICO nato in cattività, dopo generazioni e generazioni di incroci in cattività non è in grado di sopravvivere in natura. Il coniglio non saprà procacciarsi cibo, non saprà scavarsi la tana adeguata alla sopravvivenza in inverno, non saprà sopravvivere al freddo, alle piogge, al fatto che in alcune stagioni non ci sarà nemmeno l’erba fresca da mangiare, oltre ad un fattore quanto meno rilevante: i predatori. Il coniglio domestico NON è in grado di difendersi in alcun modo dai predatori. Aggiungo: nemmeno nelle più rosee fantasie riuscirà a fare amicizia con i leprotti selvatici, tutto un altro genere di animale confronto a lui.

La facile soluzione: informarsi PRIMA di prendere un animale o, se lo si è preso, per lo meno assumersi la responsabilità del fatto che vada in buone mani e non che…muoia!

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