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Tartarughe di terra neonate: cura e alimentazione

Quali sono le cure e le attenzione che dobbiamo prestare alle tartarughe di terra neonate? Qual è l’alimentazione corretta delle baby tartarughe? Andiamo a scoprirlo insieme.

Tartarughe di terra neonate: cura e alimentazione

Come promesso, dopo aver parlato di deposizione delle uova, di apparato riproduttore delle tartarughe, di schiusa delle uova, adesso andiamo a vedere come comportarci con queste baby tartarughe appena nate. Essendo così piccole, sono molto fragili, quindi dobbiamo prestare loro maggior attenzione.

La nascita

Come avviene la nascita delle tartarughe? Prima di tutto, se abbiamo una tartaruga in terrario e abbiamo usato un’incubatrice artificiale perché siamo degli appassionati allevatori di tartarughe, allora sapremo esattamente dove sono le uova. Ma la maggior parte di noi tiene le tartarughe in giardino, quindi le uova saranno state deposte in qualche meandro del nostro cortile. Ecco che conviene contrassegnare il posto, in modo da tenerlo sotto controllo e da proteggerlo da macchine, falciatrici, cani, intemperie e via dicendo.

Quello che succede alle uova deposte è che man mano che passano le settimane, l’embrione assorbe sempre di più le sostanze nutritive del tuorlo e il calcio presente nel guscio, per poter crescere. Questo fa sì che la struttura dell’uovo si indebolisca sempre di più. Contemporaneamente aumenta la produzione di anidride carbonica: ad un certo punto il livello sale tanto che non riesce ad essere del tutto eliminata dal guscio ed ecco che l’embrione comincia a muoversi, portando in pratica la testolina nella bolla d’aria contenuta all’interno dell’uovo e iniziando a respirare.

Quando la riserva d’aria si esaurisce, il piccolo si muove sempre di più e tramite il dente dell’uovo (struttura localizzata sul muso che serve al solo scopo di creare un foro nel guscio e che scompare poco dopo la nascita) crea un forellino per respirare e successivamente rompe l’uovo. Di solito dal momento in cui si crea il foro e il guscio progressivamente viene rotto, la baby tartaruga rimane ancora un paio di giorni dentro, in modo da riassorbire del tutto il tuorlo. Talvolta capita che non riesca ad assorbire del tutto il sacco vitellino, in questo caso dovete subito portare la tartaruga dal veterinario.

Queste modalità di nascita sono le medesime sia in natura che nell’incubatrice, ma occhio che le tartarughe non nascono tutte insieme, dalla prima all’ultima possono passare anche settimane. Quindi non date come non fertili uova che non si sono ancora schiuse, controllatele e lasciatele dove sono.

Le prime cure

Consideriamo che le tartarughe appena nascono sono copie perfette in miniatura degli adulti, sono praticamente indipendenti alla nascita, le cure parentali non esistono fra le tartarughe (tranne che nelle Manouria emys che difendono il nido alla nascita, ma si tratta dell’eccezione alla regola).

Dopo aver rotto il guscio, le tartarughe passano ancora un paio di giorni dentro per assorbire il tuorlo e non devono essere assolutamente disturbate, altrimenti c’è il rischio che escano prima di aver assorbito del tutto il sacco vitellino. Subito dopo la nascita, quando di loro spontanea volontà sono uscite dal guscio, dovrebbero essere messe a bagno in acqua tiepida, mi raccomando, pochi millimetri d’acqua, non devono affogare!

In questo modo cominciano a bere. Se sono nate in giardino, per i primi giorni conviene trasferirle in una sorta di terrario-nursery: sono piccolissime e libere sul terreno rischierebbero qualche brutto incidente. Ovviamente questo terrario deve avere la lampada UVB e la lampada riscaldante, esattamente come nel terrario per gli adulti. Come substrato può andare bene il classico giornale, mentre per quanto riguarda la temperatura e l’umidità sono le stesse degli adulti. Se fuori c’è il sole, permettetegli di essere esposte, sempre fermo restando la regola che devono avere comunque un riparo all’ombra.

Alimentazione

L’alimentazione delle baby tartarughe è letteralmente identica a quella degli adulti, con l’ovvia differenza che bisogna triturare tutte le verdure e le erbe a misura di tartarughina, altrimenti rischiano di ingoiare pezzi troppo grossi e di soffocare. Quindi seguite le linee indicate nell’alimentazione delle tartarughe di terra.

Esperti consigliano anche di lasciare il guscio rotto a disposizione, molte tartarughine lo mangiano ed è sempre una fonte di calcio. Non sarebbe male anche cominciare un’integrazione con vitamine e minerali, in special modo carbonato di calcio: prendete semplicemente dell’osso di seppia, quello che si dà ai canarini, e grattugiatelo sulle verdurine che date alle tartarughe. Occhio: tutti gli errori alimentari e gli eccessi somministrati da giovani, si ripercuoteranno a vita sulle tartarughe adulte. Quindi conviene cominciare bene sin dall’inizio.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Verzo

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