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Un gatto al pronto soccorso ma non come paziente!

Un gatto è l'insolito ospite di un pronto soccorso di Ostia.

Un gatto al pronto soccorso ma non come paziente!


Ci sono due modi per vedere la storia che stiamo per raccontarvi. A Ostia (Roma), all’Ospedale Grassi, c’è un gatto. Già qui la cosa è strana perché un gatto in un pronto soccorso è una cosa decisamente atipica. Questo gatto, però, non è in un trasportino e non è di un paziente. Non si sa da dove arrivi ma è lì. Il micio durante il giorno scompare, per andare a fare chissà cosa, ma la notte il gatto arriva, si piazza sul tavolo dove si trovano tutti i moduli da compilare per richiedere assistenza medica e non se ne va fino al mattino dopo.

Ci sono, come dicevamo prima, due punti di vista ben distinti. Da una parte c’è chi è preoccupato. Un ospedale dovrebbe essere un posto pulito e sano (anche se le cronache spesso ci raccontano il contrario) e vedere un gatto (presumibilmente) randagio, accucciato dentro al pronto soccorso fa storcere il naso ai molti preoccupati delle condizioni igienico-sanitarie della struttura. Dall’altra parte c’è chi la pensa in maniera diametralmente opposta. Se una persona è in un pronto soccorso vuol dire che sta male e la vista di un animale domestico può alleviare la tensione e la preoccupazione.

In molti dicono di aver visto quel gatto e di essere stati “consolati” da lui. Persone che erano andate li per problemi molto seri, si sino meritate le sue fusa e le sue coccole. Il gatto, li dentro, ci dorme e basta ma qualcuno non vede bene questa cosa. Certo, magari può, suo malgrado, portare qualche pulce ma, siamo sicuri, che con tutti i problemi che può avere un ospedale, un gatto sia sicuramente negli ultimi posti.

Via | Il Messaggero

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