Petsblog Novità Proprietari gatti La famiglia di migranti che porta con sé anche il gatto

La famiglia di migranti che porta con sé anche il gatto

Nelle cronache sulle “carrette del mare”, c’è da ricordare il gesto di chi, anche nella disperazione, cerca di salvare veramente tutta la famiglia.

La famiglia di migranti che porta con sé anche il gatto

Cani, gatti, criceti, conigli, furetti e tutti gli animali che vivono con noi, fanno parte della nostra famiglia. Non è un semplice modo di dire, ma è la realtà e chi vive con loro sa benissimo di cosa parlo: nel conteggio dei componenti della famiglia rientrano sempre anche loro, gli amici pelosi. E quando si prendono decisioni in famiglia si tengono presente anche loro, perché sono membri delle nostre famiglie a tutti gli effetti. Un amore, questo, che valica i confini del nostro paese, come è naturale, e come testimonia la storia raccontata dall’ANSA a proposito di un barcone di migranti.

Una famiglia che ha deciso di emigrare dal proprio paese di origine nella speranza di avere una vita migliore, non se l’è sentita di abbandonare il proprio gatto e così ha deciso di portarlo con sé nella traversata del canale di Sicilia. A testimoniarlo è il capitano di vascello Eugenio Zumpano, comandante della nave San Marco, che commenta alla Tgr della Rai:

Abbiamo a bordo quarantacinque bambini, ventitré donne e per la prima volta anche un gatto. Sono persone che abbiamo raccolto e strappato dal mare da cinque imbarcazioni diverse.

Tutto il gruppo fa parte degli 823 migranti salvati l’altro ieri. Un gesto, quello di portarsi il gatto nella traversata, che evidenzia il profondo legame che si instaura tra esseri viventi e che sottolinea l’importanza di non abbandonare mai i nostri amici animali: se non l’hanno fatto quelle persone che hanno dovuto lasciare tutto e avventurarsi in un viaggio difficile, a maggior ragione non dobbiamo farlo noi, che non ci troviamo a condividere, per fortuna, le drammatiche situazione che affrontano le persone che emigrano (e che spesso vanno a sbattere contro una politica sterile che è attenta a tutto, fuorché ai bisogni veri degli esseri viventi, gatti compresi).

(La foto a inizio post è di repertorio)

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