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Gatto investito: cosa fare e chi contattare

Cosa fare se troviamo il nostro gatto investito? E cosa dobbiamo fare se troviamo un gatto non nostro incidentato?

Gatto investito: cosa fare e chi contattare

Capita purtroppo spesso di trovare un gatto investito. Se abitiamo per esempio al primo piano o abbiamo una villetta e vicino a noi corrono delle grosse strade, può capitare che il nostro gatto rimanga vittima di un incidente stradale. Non sempre è colpa dell’automobilista o del motociclista di turno: a volte i gatti guardano prima di attraversare, a volte no. O capita anche che valutano male le distanze. Succede soprattutto ai gatti non sterilizzati durante la stagione degli amori, ma anche gatti sterilizzati possono decidere di punto in bianco di andare a vedere cosa ci sia al di là della strada, con tutti i rischi annessi e connessi.

Ma può anche capitare di trovare un gatto randagio investito: cosa fare in questi casi? Ricordo poi che se siamo noi ad investire accidentalmente un gatto, dovremmo subito portarlo dal veterinario: le leggi sono cambiate e ignorare l’accaduto ci porta all’accusa di omissione di soccorso.

Cosa fare se troviamo il nostro gatto investito

Ipotizziamo di aver trovato il nostro gatto investito. Magari lo troviamo che si lamenta sul bordo della strada oppure il micio riesce a trascinarsi fino a casa, gemente e zoppicante. Cosa dobbiamo fare? Prima di tutto, non facciamoci prendere dal panico: intonare alti lamenti e pianti disperati non aiuta il gatto. Altra cosa da non fare è pensare “Ma, è stato investito, ma è vivo, aspettiamo di vedere qualche giorno come va!”: no, il gatto deve essere visto subito dal veterinario, non tre giorni dopo che è stato investito. E se avesse un’emorragia interna? Una palatoschisi? Un’ernia traumatica? Un versamento polmonare?

Quindi non tergiversate, uno di voi prenda un asciugamano (il gatto che prova dolore tende a diventare aggressivo), avvolga il gatto e lo infili nel trasportino, mentre l’altro prenda il telefono e avvisi il proprio veterinario che sta arrivando un gatto incidentato. Questo serve a permette al veterinario di organizzarsi per l’arrivo di un paziente traumatizzato e anche ad avvisare la gente in sala d’aspetto che a breve ci sarà un’urgenza e di pazientare se il gatto investito passerà davanti a tutti.

Un consiglio: non telefonate al veterinario pretendendo che si precipiti a casa vostra perché “Ho paura di spostare il gatto”, “Mi morde”, “Non può venire lei?”. Ci sono alcune considerazioni da fare. Prima di tutto non potete pretendere che un veterinario con la sala d’aspetto piena di gente, chiuda baracca e burattini, mandi fuori le persone in attesa per venire a fare una domiciliare sostanzialmente inutile e che comporta solo una perdita di tempo. Sì, perdita di tempo, perché un gatto investito va visto e visitato in ambulatorio dove ci sono le attrezzature necessarie a valutare lo stato di salute: mica il veterinario può portare l’apparecchio radiologico o l’ecografo a casa vostra! La perdita di tempo sta nel fatto che il veterinario deve venire a casa vostra, prendere il gatto e portarlo in ambulatorio, quando invece potevate saltare un passaggio che comporta la perdita di minuti preziosi e portare direttamente il gatto in ambulatorio: in questi casi 30-60 minuti risparmiati possono fare la differenza.

Evitate anche il fai-da-te, i consigli del vicino, del negoziante e del farmacista: in genere peggiorano solamente la situazione e ritardano una visita necessaria dal veterinario. Finalmente il gatto arriva in ambulatorio: a questo punto il veterinario comincerà a visitarlo per stabilire l’entità dei danni subiti. Non interrompetelo continuamente con domande o pianti: fategli fare il suo lavoro, attendete con pazienza e alla fine vi sarà dato il responso. Ogni volta che lo interrompete, gli fate perdere il filo del lavoro e deve ricominciare da capo.

Cosa fare se troviamo un gatto randagio investito

E se troviamo un gatto randagio investito? Qui la situazione si complica un pochino. Prima di tutto dovreste avvisare i Vigili o i Carabinieri che dovrebbero provvedere ad avvisare il canile di zona o il veterinario Asl che dovrebbe essere sempre reperibile in questi casi affinché mandino qualcuno a recuperare il gatto e lo portino nelle strutture convenzionate per i randagi.

Spesso purtroppo qualcosa in questo meccanismo si inceppa: Vigili e Carabinieri che cadono dalle nuvole e non vogliono fare una semplice telefonata al canile di zona, il canile o gattile che non ha nessuno da mandare in quel momento, veterinario Asl irreperibile e via dicendo. Che fare?
A questo punto dovete sempre prendere una coperta o un asciugamano, avvolgere il gatto e portarlo dal veterinario più vicino, sempre per quella storia dell’omissione di soccorso e del cambio della legge.

Fin qui tutto ok, ma chi paga le spese? E’ questo il grosso guaio in questi casi. Chi soccorre il gatto si risente di dover pagare le spese di un gatto che non è suo e adduce il fatto che la buona azione lui l’ha già fatta portando il gatto. Il veterinario libero professionista, d’altro canto, non è sovvenzionato da nessuno per i randagi, quindi non può rimetterci il costo di farmaci e analisi necessarie, anche perché ai fornitori non interessa sapere che quel farmaco è stato fatto ad un randagio, loro vogliono comunque che il veterinario paghi.

Di solito, se il trauma del gatto investito non ha provocato gravi lesioni, è probabile che il veterinario vi chieda solamente le spese vive sostenute dei farmaci, però almeno quelle vi verranno chieste: non è pensabile che un libero professionista si sobbarchi i costi di tutti i randagi. Voi magari ne avete portato uno, ma lui magari ne vede tre al giorno! Se il gatto richiede interventi chirurgici o esami particolari, a quel punto i costi aumentano: in questi casi bisogna assolutamente cercare di contattare l’Asl, sono loro a doversi occupare della gestione di casi simili.

Nel caso di traumi lievi, se intanto vi siete affezionati al micio, potreste sempre decidere di adottarlo, a meno che il gatto non sia microchippato, nel qual caso bisogna rintracciare il proprietario, spiegargli la situazione e a quel punto dovrebbe essere lui a farsi carico della gestione e delle spese.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Missvichan

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