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Quando il cane non ubbidisce come è meglio comportarsi?

Spesso le persone si aspettano che i cani si adattino alla loro routine, che camminino tranquillamente al guinzaglio al loro fianco, che restino vicini quando vengono lasciati liberi e che rispondano al richiamo, che obbediscano ai comandi di base e che rimangano tranquilli quando li portano in macchina.

Quando il cane non ubbidisce come è meglio comportarsi?

Se il cane non soddisfa le aspettative del proprietario, viene presto etichettato come “cane disobbediente”. Ma nella maggior parte dei casi la colpa non è del cane…

E’ importante capire che il cane non nasce già sapendo che cosa vorremo da lui, che ogni cane è diverso e che ogni proprietario è diverso (quello che per un proprietario è un comportamento normale, per un altro può essere inaccettabile). E soprattutto che il cane non parla la nostra lingua.

Quindi per prima cosa, se pensiamo che il nostro cane sia “disobbediente” proviamo a chiederci se esistono degli errori di comunicazione tra noi, mettiamoci in discussione (senza dare sempre la colpa al cane!) e soprattutto mettiamoci nei suoi panni, imparando a leggere il suo linguaggio corporeo.

I cani fanno di tutto per farsi capire: ci lanciano continuamente dei segnali che però spesso purtroppo noi non cogliamo. O che interpretiamo come se ci stessimo rapportando con un’altra persona. Non è corretto attribuire al cane emozioni tipiche degli umani, quindi invece di definire il nostro cane “disobbediente”, cerchiamo di capire quali sono i motivi che lo portano a non recepire ciò che gli stiamo comunicando e che vorremmo da lui.

Per instaurare una relazione corretta col proprio animale, è essenziale cercare di capirlo, rispondendo in maniera adeguata ai messaggi che continuamente ci invia.

Foto | Xanboozled via photopin

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