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Non c’è più religione (per i cani)

Paese che vai, religione che trovi. Questo post non vuole essere polemico su un argomento più grande di me ma solo un’amara, amarissima considerazione su quanto certe persone che, a rigor di logica, dovrebbero essere per tutti un esempio di tolleranza, non siano nella realtà effettivamente tali. Ci siamo indignati quando abbiamo parlato di quel […]

Non c’è più religione (per i cani)


Paese che vai, religione che trovi. Questo post non vuole essere polemico su un argomento più grande di me ma solo un’amara, amarissima considerazione su quanto certe persone che, a rigor di logica, dovrebbero essere per tutti un esempio di tolleranza, non siano nella realtà effettivamente tali. Ci siamo indignati quando abbiamo parlato di quel parroco che ha vietato l’ingresso in chiesa ad un cane guida. Abbiamo sorriso amaramente quanto abbiamo scritto di quel prete che non ha dato la benedizione ad una casa perché dentro c’era un cane. Abbiamo storto la bocca quando dei religiosi iraniani hanno emesso una fatwa contro i cani di Teheran.

Purtroppo, oggi, è un nuovo giorno di sdegno. In Israele, quindi un paese diverso e una religione diversa, un rabbino, tale Avraham Dov Levin, ha emesso una sentenza di lapidazione nei confronti di un cane entrato in sinagoga. Dire che la storia ha del paradossale è un mero eufemismo. In poche parole: un cane randagio entra nella sinagoga del rabbino Levin. Lui “riconosce” nel cane l’incarnazione di un avvocato laico con cui lo stesso rabbino ha avuto aspri dissapori in passato e ordina che il cane venga lapidato. Scoppiato il bubbone il rabbino nega tutto, un suo “collega” si dice abbia dato delle pietre a dei ragazzini e che il cane, ovviamente, sia scappato appena vista la malaparata, un assistente del rabbino dice che, si, è stato dato ordine ai bambini di prendere a sassate il cane, ma che non si voleva far male all’animale ma all’anima impura dell’avvocato trapassato.

La prima cosa che mi è venuta in mente è che, a memoria mia, gli ebrei non dovrebbero credere nella reincarnazione dell’anima e che, quindi, tutta questa pagliacciata non dovrebbe nemmeno essere cominciata. Un cane entra in sinagoga? Beh, se è un bisognoso è il caso di aiutarlo come si dovrebbe fare anche con tutti gli altri. Ad ogni modo gli animalisti israeliani hanno reso pubblica una denuncia per maltrattamenti ai danni del rabbino.

Via|Bhol
Foto|Flickr

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