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Cani e gatti in ospedale a Prato, grazie a un accordo tra Comune e Asl

Grazie a un accordo tra il comune di Prato e la ASL i cani e i gatti potranno entrare in ospedale e visitare i loro amici umani ivi ricoverati.

Cani e gatti in ospedale a Prato, grazie a un accordo tra Comune e Asl

Giungono sempre più frequenti le notizie di ospedali che aprono le proprie porte anche ai cani e ai gatti sì che possano trascorrere un po’ di tempo con i loro amici umani ricoverati. L’ultima in ordine di tempo arriva da Prato, dove il Comune ha firmato un protocollo d’intesa con la ASL per permettere a Fido e Micio di entrare nel nosocomio.

Dopo due anni di intenso lavoro e grazie alla determinazione del sindaco Roberto Cenni come anche dell’assessore comunale alla Salute, Dante Mondanelli, si è giunti alla realizzazione di un Regolamento per la tutela degli animali, prima deliberato dal Consiglio comunale e poi ratificato dal direttore della ASL Bruno Cravedi.

Spiega l’assessore Mondanelli:

L’ospedale ha previsto una porta d’ingresso da cui entrano solo i cani accompagnati che abbiano ricevuto il via libera da parte del medico responsabile del reparto. Prima di fissare l’appuntamento con il degente si chiede il certificato di vaccinazione e si verifica che il carattere dell’animale sia pacifico. In più gli incontri avvengono in una camera allestita solo per questo scopo, dotata di letto e poltrona. Possono vedere il cane o il gatto esclusivamente i ricoverati che siano trasportabili o che possano camminare, quindi in fase post acuta.

Per accedere all’ospedale di Prato, quindi, ci sono regole rigide per cani e gatti, in modo da garantire la sicurezza e non dare fastidio agli altri pazienti ricoverati. Se, infatti, sono sempre più coloro che vedono di buon occhio la pet therapy c’è sempre qualcuno che ci lamenta. Servirebbe un cambio di mentalità, come sottolinea Enrico Loretti, presidente dell’Ordine dei veterinari di Firenze:

Ferme restando le esigenze di sicurezza e igiene, gli effetti benefici della visita sono indiscutibili sul piano psicologico e fisico, perché la presenza del cane stimola il movimento. Le barriere architettoniche però rappresentano un ostacolo serio, purtroppo non solo negli ospedali. Servirebbe un cambio di mentalità complessivo rispetto al mondo animale, che tanto ha da insegnarci.

Piano piano ci si arriverà, ne sono convinto!

Non solo a Prato

Questa bella notizia che ci giunge da Prato non è sola, per fortuna: sempre in Toscana, ma a Firenze, abbiamo che i cani sono ammessi nell’ospedale per bambini Meyer come anche all’Ospedale Bambin Gesù di Roma, sede di Palidoro. I cani sono ammessi anche all’ospedale San Donato di Arezzo e non dimentichiamo la sentenza di un giudice di Varese che a gennaio 2012 ha stabilito che il cane può visitare il suo amico umano in ospedale, in quanto è un diritto sia dell’essere umano che del cane! Infine rammentiamo l’iniziativa dell’AIDAA di avere negli ospedali una gatto di reparto, “un micio capace con il suo calore e la sua presenza di restituire il sorriso ad anziani e bambini malati”

Via | Cani.com
Foto | Flickr

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