Petsblog EMERGENZE ANIMALI Maltrattamenti animali REACH, direttiva per i test sugli animali che vanifica un sogno appena nato

REACH, direttiva per i test sugli animali che vanifica un sogno appena nato

L'Unione Europea vuole varare una nuova preoccupante direttiva che incrementerebbe incredibilmente i test sugli animali.

REACH, direttiva per i test sugli animali che vanifica un sogno appena nato

Vi ricordate di quando vi abbiamo parlato dei possibili “lati oscuri” della nuova direttiva che disponeva il divieto di test sugli animali per fini cosmetici? Bene, navigando nel web ho scoperto una cosa piuttosto particolare che può aiutarci a fare un po’ di chiarezza. Questa cosa ha un nome, o meglio un acronimo, si chiama R.E.A.C.H. (Registration, Evaluation and Authorisation on Chemicals) ed è una legge che l’Unione Europea ha in mente di varare proprio per quello che riguarda i test per eventuali prodotti chimici, attuali o obsoleti che essi siano.

Tale direttiva riguarderà tutti le specie animali, dal cane al coniglio, dalla scimmia alla cavia, dal gatto al pesce, e comporterà, come è facile capire, enormi sofferenze (a fronte di vantaggi praticamente nulli) e danni sia all’ambiente che all’uomo (se proprio non vi sembra sufficiente quello che succederà agli animali!). I numeri di vittime del progetto REACH sono terrificanti: un rapporto del Dipartimento per l’Ambiente del Regno Unito ha calcolato che per testare gli oltre 30.000 prodotti chimici servirebbero almeno 12,8 milioni di animali e,se si considerano gli studi riproduttivi e si contano i figli che vengono fatti nascere e poi uccisi, si arriva oltre cinquanta milioni di vittime.

La direttiva REACH, poi, richiede che il numero di test sia proporzionale alla sostanza prodotta il che , come potete ben capire, porterebbe terribili ed inutili sofferenze ad un numero assurdo di animali, solo per “essere sicuri”. La BUAV (un’associazione inglese che si batte a favore degli animali) sostiene a gran forza determinati punti “critici” come, ad esempio, l’obbligo a livello globale della diffusione dei risultati dei test (così da ridurre sensibilmente il numero di esperimenti), il finanziamento di test alternativi cruelity-free, e così via. Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi!

Via| Noi vivisezione
Foto| Flickr

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