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Linfedema congenito nel cane: cause, sintomi e terapia

Oggi andremo a parlare di linfedema congenito nel cane, andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Linfedema congenito nel cane: cause, sintomi e terapia

Prima di parlare nello specifico di linfedema congenito nel cane, vediamo cosa si intende con il termine di linfedema in medicina umana e in medicina veterinaria. Il linfedema è un alterato funzionamento del sistema linfatico che provoca accumulo di fluido proteico nel sottocute e nel grasso. Il linfedema può essere acquisito (provocato da altre malattie, come problemi epatici, renali, cardiaci, vascolari, tumori, traumi, infezionie e interventi chirurgici) o congenito. Ed è proprio del linfedema congenito che andremo a parlare: è una malattia cutanea assai rara nei nostri animali, da non confondere con la linfangectasia, quella è tutta un’altra cosa.

Linfedema congenito nel cane: cause e sintomi

Non si conosce esattamente la causa del linfedema congenito nel cane. Come sintomi abbiamo:

  • edema degli arti posteriori e anteriori (edema a progressione da distale a prossimale)
  • infezioni secondarie
  • fibrosi
  • no zoppia e dolore all’inizio, ma se compare cellulite e l’arto diventa molto gonfio, allora compaiono entrambi i sintomi

Linfedema congenito nel cane: diagnosi e terapia

La diagnosi di linfedema nel cane si basa sul segnalamento, anamnesi e visita clinica. Esami collaterali vengono fatti per escludere tutte le cause di linfedema acquisito. Non esiste un test specifico per individuare il linfedema.

Inoltre non esiste neanche una terapia specifica per il linfedema congenito nel cane, né medica, né chirugica. Tentativi terapeutici vengono fatti con l’uso inizialmente di diuretici e cortisonici (ma non sempre funzionano e non possono essere utilizzati sul lungo periodo perché alterano ulteriormente l’equilibrio dei fluidi cellulari) o con l’uso di rutina e bendaggi compressivi da lasciare in situ per massimo 3-4 ore. Tuttavia non sempre questi rimedi risultano essere efficaci, oltre al fatto che da questa patologia il cane non guarisce. Importante l’attività fisica per ridurre gli edemi.

Va da sé che, in caso di linfedema acquisito, va prima indagata la causa sottostante, anche se non è sempre così semplice evidenziarla.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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