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Gattari da legare: Gatto Rosso non avrai il mio straccio

I gattari e le pulizie domestiche: come sopravvivere agli agguati felini

Gattari da legare: Gatto Rosso non avrai il mio straccio

Chi ha un gatto o un cane sa che cosa vuol dire spazzare, passare l’aspirapolvere o lavare i pavimenti. Il cane di mia madre, ad esempio, detesta la scopa: appena la vede ringhia, abbaia e la aggredisce, mirando ai punti vitali, secondo l’opinione che ha dei punti vitali di una scopa un barboncino.

La mia gatta più anziana, invece, ha sempre avuto un odio feroce verso lo straccio per i pavimenti. Quando era piccola (e più leggera), non era insolito vedermi passare lo straccio per terra con lei avvinghiata saldamente a un lembo. Visto che non mollava la presa, non avevo altra scelta che utilizzarla a sua volta come strofinaccio.

Il probema dei gatti, però, è che tendono a fare pipì sul primo straccio che trovano: non so se è un problema solo dei gatti che ho frequentato io, ma non lo escludo. Abbiamo pensato che, per quanto pulito, lo straccio conserva sempre l’odore delle pulizie precedenti, e i gatti sono molto sensibili agli odori. Forse, così, ristabiliscono la priorità del proprio (sgradevole) odore su quello degli altri gatti.

Il gatto imitatore del quale vi parlai un po’ di tempo fa, non ha fatto altro nell’ultima settimana che salire sul terrazzo alla ricerca dello straccio che lasciavo ad asciugare dopo averlo utilizzato: rapida pipì e via di corsa. Ho comprato un altro straccio: chissà quanto passerà prima che il gatto rosso lo scopra, rendendolo inutilizzabile. Nel frattempo, come tutti i gatti, potrà continuare a dormire nella paletta per raccogliere i rifiuti.

Foto | Flickr

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