Petsblog Cani Acidi biliari: cosa sono e a cosa servono questi esami

Acidi biliari: cosa sono e a cosa servono questi esami

Oggi andremo a vedere cosa sono gli acidi biliari e a cosa serve fare questo esame nei cani e gatti.

Acidi biliari: cosa sono e a cosa servono questi esami

Fra gli esami che potrebbe richiedervi il vostro veterinario, uno in particolare per valutare la funzionalità del fegato è quello degli acidi biliari. Un tempo si facevano quelli sul sangue con acidi biliari pre prandiali e post prandiali, questi ultimi dopo lauto pasto grasso. Adesso, invece, si preferiscono usare gli acidi biliari urinari normalizzati alla creatinina urinaria, il che vuol dire semplificare la vita anche al proprietario a cui basta prelevare delle urine per poter fare l’esame. Ma andiamo a vedere cosa sono gli acidi biliari e a cosa servono.

Acidi biliari: cosa sono e dove vengono prodotti

Gli acidi biliari sono l’acido colico e l’acido chenodesossicolico: insieme formano gli acidi biliari. Vengono prodotti dal fegato partendo dal colesterolo, uniti con taurina, glicina, solfati o gluconati per poter poi essere escreti nella bile sotto forma di sali. Praticamente gli acidi biliari sono fra i maggiori componenti della bile, sono quelli che aiutano a digerire i grassi e che sono coinvolti nel metabolismo e assorbimento di grassi e vitamine liposolubili. Da non dimenticare, poi, anche la loro funzione batteriostatica, soprattutto a livello del duodeno.

Una volta svolto il loro dovere sui grassi, gli acidi biliari possono:

  • essere riassorbiti a livello dell’ileo (la maggior parte)
  • metabolizzati dai batteri intestinali in acidi biliari secondari (minor parte)
  • eliminati con le feci (minimissima parte)

Gli acidi biliari sono coinvolti nel circolo entero-epatico: una volta assorbiti dall’intestino, ritornano al fegato, rientrano negli epatociti e di nuovo vengono escreti con la bile. Tuttavia una piccola parte di questi acidi biliari riesce a scappare al circolo entero-epatico in pazienti sani e questa parte viene eliminata con le urine.

Si ha un aumento degli acidi biliari quando:

  • diminuisce la funzionalità del fegato
  • si ha un’alterazione del circolo entero-epatico con un ridotto flusso portale al fegato
  • si ha ostruzione biliare

Acidi biliari: a cosa servono?

Fondamentalmente gli acidi biliari servono per valutare la funzionalità del fegato. Attenzione: indicano la funzionalità del fegato, non il danno epatico, per quello si valutano le transaminasi che, da parte loro, per l’appunto indicano solo il danno epatico, non come il fegato funzioni. Questo per spiegarvi perché a volte non basta fare o uno o l’altro esame, servono entrambi per diagnosticare determinate patologie.

C’è da dire che gli acidi biliari tendono ad aumentare nei cani e gatti con epatite cronica, cirrosi o anche shunt porto-sistemico anche prima dell’arrivo dell’ittero. Solo che ci possono essere anche cause extraepatiche per il loro aumento, motivo per cui quando si valutano gli acidi biliari sul siero si fanno due prelievi: uno a digiuno e uno dopo un paio d’ore da un pasto ricco di grassi e proteine. Attenzione però: se la cistifellea si contrae prima del pasto, talvolta capita che a digiuno si abbiano valori più alti di quelli post prandiali. Oppure capita che un malassorbimento diminuisca l’assorbimento degli acidi biliari con conseguenti falsi negativi, mentre una proliferazione batterica intestinale ne potrebbe aumentare l’assorbimento causando un falso positivo. Anche nel corso di insufficienza epatica grave con ittero, i valori potrebbero essere falsamente ridotti.

Ultimamente, però, si preferisce valutare gli acidi biliari urinari normalizzati alla creatinina urinaria. Questo perché elevati livelli di acidi biliari sierici comportano un aumento dell’escrezione urinaria dei medesimi. Attenzione però: alti livelli di acidi biliari urinari si hanno anche in corso di enteropatie e eccessiva presenza di glicocorticoidi, sia endogeni (Cushing) che esogeni (terapie in corso con cortisonici). Tuttavia in questi casi si ottengono aumenti non eccessivi.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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