Petsblog Animali domestici Dacriocistite coniglio: cause, sintomi e terapia

Dacriocistite coniglio: cause, sintomi e terapia

La dacriocistite nel coniglio è spesso provocata dalla Pasteurella. Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Dacriocistite coniglio: cause, sintomi e terapia

coniglio

La dacriocistite nel coniglio è spesso provocata dalla Pasteurella. Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Con il termine di dacriocistite si intende un’infiammazione del dotto nasolacrimale e della ghiandola lacrimale annessa. E’ una malattia che possiamo vedere anche nel cane e gatto, ma particolarmente nota è la dacriocistite nel coniglio. Il problema è che nel coniglio il dotto nasolacrimale passa attraverso le ossa lacrimali e nasali. Vicino al suo sbocco, finisce col transitare vicino alle radici dei denti, sia molari che incisivi. Quando si hanno problemi di malocclusione dentale (legati al fatto che i conigli hanno i denti a crescita continua), ecco che tale malocclusione provoca deviazione, occlusione e infiammazione del dotto nasolacrimale. Vediamo dunque cause, sintomi, diagnosi e terapia della dacriocistite nel coniglio.

Dacriocistite nel coniglio: cause e sintomi

Fra le cause di dacriocistite nel coniglio, oltre alla malocclusione dentale, bisogna annoverare anche le infezioni batteriche e la Pasteurella. Tuttavia nella maggior parte dei conigli non si riesce a risalire a una causa scatenante. Come sintomi di dacriocistite nel coniglio abbiamo:

  • scolo congiuntivale mucopurulento
  • gonfiore in zona della ghiandola lacrimale
  • dermatite
  • arrossamento dell’occhio

Dacriocistite nel coniglio: diagnosi e terapia

La diagnosi di dacriocistite nel coniglio è clinica. La terapia prevede, se ci si riesce, il lavaggio del dotto nasolacrimale per liberarlo dal pus e dal materiale che lo occlude. Tuttavia non sempre questa manovra è facilmente eseguibile e non sempre è risolutiva, anzi, molto probabilmente nel giro di breve il dotto si occluderà nuovamente.

In questi casi, bisognerà andare ad agire controllando l’eventuale presenza di malocclusione dentale e ispezionando il cavo orale, in quanto bisognerà agire anche su essa per cercare di ridurre il problema. E’ possibile anche la somministrazione di antibiotici appositi per i conigli (ricordatevi che molte molecole sono tossiche per loro, quindi evitate somministrazioni a casaccio), sia sistemici che topici. Meglio se con antibiogramma del materiale fuoriuscito dal dotto.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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