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Susanna Tamaro cerca un altro cane da adottare dai canili di Roma

La scrittrice Susanna Tamaro sta cercando un altro cane da adottare nei canili di Roma, dopo che la sua Pimpa è stata uccisa da un'esca avvelenata.

Susanna Tamaro cerca un altro cane da adottare dai canili di Roma

Susanna Tamaro è alla ricerca di un nuovo cane da adottare. Da poco la scrittrice ha perso la sua cagnolina Pimpa, morta a causa di un’esca avvelenata. Sui social network, dopo l’improvvisa scomparsa di Pimpa, la scrittrice aveva detto: “Prenderò di sicuro un altro cane. Anzi l’ho già individuato. Ciò non toglie il senso di vuoto. Ogni cane ha uno spazio speciale nel cuore”. Mentre Pimpa era stata adottata dal canile di Orvieto, adesso il nuovo cane dalle Tamaro verrà preso, molto probabilmente, nel canile romano della Muratella. In realtà qui aveva già trovato un altro cane da adottare, ma non era riuscita ad adottarlo per un motivo ben preciso.

Perché Susanna Tamaro non era riuscita ad adottare il cane prescelto?

Edgar Meyer, referente della delega al Benessere animale presso l’assessorato alla Sostenibilità ambientale di Roma, aveva accompagnato Susanna Tamaro al canile per scegliere un nuovo cane. E’ lui a spiegare perché la Tamaro, questa volta, abbia scelto il canile di Roma: “Susanna ha vissuto a Roma e ancora oggi qui ha un piccolo appartamento. Il canile della Capitale, inoltre, è uno dei più grandi d’Italia, ha tantissimi ingressi e dunque molta necessità di adozioni. Credo l’abbia scelto anche per questo”.

E ancora: “Cercava una femmina perché ha già due cani maschi, quindi preferisce non introdurne un terzo. Di piccola taglia, per poter facilmente viaggiare insieme a lei, con un carattere equilibrato, tranquillo e non esageratamente esuberante proprio per potersela portare dietro con serenità. Buona con i gatti (ne ha 6 a casa in Umbria). E adulta. I cuccioli li adottano già gli altri: la scelta consapevole è quella di adottare un cane che avrebbe meno possibilità”.

In realtà Susanna Tamaro aveva già trovato una cagnolina che corrispondesse alle sue necessità. Si trattava di una meticcia di 9 anni, senza microchip: era tranquilla e si era affezionata subito alla scrittrice. Tuttavia la Tamaro sapeva di dover aspettare qualche tempo prima di poterla adottare: c’è sempre la possibilità che la famiglia di appartenenza si faccia viva. Non tutti i cani che finiscono in canile, infatti, sono frutto di abbandoni. Molti, semplicemente, vengono persi. E così è accaduto: la famiglia che l’aveva smarrita si è fatta viva e la cagnolina è tornata a casa sua.

Ricordiamo, infatti, che si può adottare un cane dal canile solamente 60 giorni dopo il giorno del suo arrivo, per dare il tempo all’eventuale famiglia che lo avesse perso di tornare a riprenderlo. Così, adesso, Susanna Tamaro deve ricominciare la ricerca del suo cane, ma siamo sicuri che riuscirà a trovarlo senza problemi.

Via | La Stampa

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