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Aiutiamo i levrieri

Ogni anno nei paesi anglosassoni migliaia di Greyhound vengono uccisi a causa del business legato alle corse. Ogni anno in Spagna migliaia di Galgo vengono uccisi perché ritenuti non più utili per la caccia.

Aiutiamo i levrieri

I Greyhound vengono utilizzati soprattutto in alcuni Paesi anglosassoni per le corse nei cinodromi, alimentate dalle scommesse. Vengono allevati, spesso in condizioni contrarie ad ogni principio etico, per crearne delle perfette “macchine da corsa”. Dalla nascita in poi devono superare selezioni su selezioni per poter continuare a correre, e quindi a vivere. Quelli feriti o troppo lenti o timidi vengono scartati.

Il Galgo è il levriero spagnolo (un po’ più piccolo e leggero del Greyhound), usato per la caccia alla lepre. I Galgo sono conosciuti anche come “i figli del vento” per le loro capacità di correre veloci sul terreno, ma anche come “i cani del nulla”, perché la maggior parte dei galgueros (i cacciatori) considera i Galgo non come cani, ma semplicemente come oggetti che servono per la caccia, trattandoli dunque proprio come “cose”.

Purtroppo molti galgueros sono ancora ancorati alle tradizioni e alle credenze popolari… I cani che non si dimostrano abbastanza veloci e bravi nella caccia vengono bruciati vivi, gettati nei pozzi o portati nei boschi e impiccati agli alberi, perché la tradizione vuole che si faccia così (“un levriero non vale un proiettile”). Si pensa che almeno 20mila cani ogni hanno vengano sacrificati, ma potrebbero anche essere molti di più.

Fortunatamente in Europa molte associazioni si occupano di salvarne quanti più possibile, trovando loro famiglie adottive, e di divulgare questi orrori, promuovendo petizioni ed iniziative di protesta e sensibilizzazione.

Tra le varie associazioni italiane, troviamo Pet Levrieri, che promuove le adozioni dei “levrieri rescue” sfruttati nelle corse e nella caccia e si impegna a inserire correttamente i cani nelle nuove famiglie.

Chi dedica il suo tempo a questi cani è consapevole che, date le dimensioni del problema, non è possibile salvare tutti quelli sfruttati e maltrattati, ma basta farsi un giro sul sito dell’associazione e osservare le foto dei cani prima e dopo il viaggio verso la salvezza per avere la certezza che almeno “il loro mondo” ora è cambiato.

ATTENZIONE! Nel video sono presenti alcune immagini forti

Via | Pet Levrieri

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