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Gatto con prurito in testa: cause e cosa fare

Avete un gatto che si gratta sempre sulla testa? Ha un forte prurito vicino alle orecchie, intorno al collo o sotto al mento? Si riempie sempre di crosticine? Ecco le cause e cosa fare.

Gatto con prurito in testa: cause e cosa fare

Grattarsi ogni tanto è fisiologico per il gatto, forse che anche noi ogni tanto non ci grattiamo? Ma quando il prurito diventa costante, il gatto comincia a grattarsi tutto il giorno e sulla testa compaiono o piccole crostine o grosse croste sanguinanti e infette, con pelo che cade a ciocche, allora direi che c’è proprio qualcosa che non va. Fondamentalmente se vedete che il gatto si accanisce troppo nel grattarsi, conviene portarlo al più presto dal veterinario: il gatto è bravissimo nel giro di mezza giornata a scorticarsi metà testa. Visto che di prurito diffuso sul gatto avevamo già parlato, oggi ci preoccuperemo di parlare di prurito localizzato alla testa del gatto, motivo per cui i nostri mici vengono spesso portati a visita.

Cause

Sono diverse le cause che possono provocare prurito alla testa del gatto. Abbiamo per esempio l’otoacariasi: è vero che è un problema dell’orecchio, ma il gatto quando ha prurito non va tanto per il sottile e con le unghie si gratta vigorosamente tutta zona intorno alle orecchie, causando lesioni da auto traumatismo.

Attenzione poi alla dermatite miliare: il gatto si gratta e si formano tante minuscole crosticine sulla testa e sul collo. Di solito il prurito da dermatite miliare del gatto è provocato da un’allergia alimentare, ma anche qui non è detto che sia sempre questa la causa. Inoltre la testa può essere coinvolta in una dermatite allergica da pulci, anche se normalmente le zone più colpite sono quelle della schiena e della groppa: diciamo che se arriva al collo, la dermatite da pulci è da un pezzo che viene trascurata. Anche un’atopia potrebbe coinvolgere la testa come zona di grattamento. Altra causa è la dermatite del muso da allergia al morso di zanzara: il gatto si riempie letteralmente di croste. A proposito di croste, non dimentichiamoci della rogna notoedrica: di solito si parte con croste pruriginose localizzate alle orecchie che se trascurate, si espandono su tutta la testa e il corpo.

Altra considerazione da fare è che qualsiasi microscopica ferita il gatto si faccia sulla testa, potrebbe complicarsi con dei batteri e questo causa prurito anche se magari la lesione primaria non causa di per sé prurito. Altro fattore da tenere in considerazioni sono le micosi: facilmente si infettano perché il gatto ha prurito e si gratta e si complicano, ma le micosi possono sopraggiungere anche in seguito ad un’infezione batterica primaria od una ferita in quanto i funghi sono degli opportunisti.

Queste diciamo che sono le cause più frequenti di prurito alla testa nel gatto, non consideriamo cause più rare come complicanze batteriche da linfoma cutaneo per esempio o mastocitomi. Altra considerazione: spesso gatti con insufficienza renale sembra che si grattino gli angoli della bocca, in realtà questo è un sintomo di insufficienza renale. Così come capita di vedere gatti che si tirano zampate sulla bocca come se volessero togliersi qualcosa dalla medesima: non è così, sono gatti che soffrono di granuloma eosinofilico o che hanno una terribile piorrea o dolore in bocca o anche un corpo estraneo e cercano in questo modo di eliminare il problema. Non scambiatelo con il prurito.

Cosa fare

Cosa fare se ho un gatto che si gratta in testa? Se lo fa una tantum, è normale. Ma se lo fa spesso e al primo segno di crosticina, perdita di pelo o arrossamento portatelo dal veterinario prima che diventi una testa piena di croste, alopecia o lesione sanguinolenta e purulenta. Se c’è una complicanza batterica, si procederà ad opportuna terapia antibiotica (in caso di recidive si può optare anche per tampone con antibiogramma), mentre si provvede a curare la causa sottostante: se si tratta di otoacariasi si somministra la cura appropriata, si provvede a somministrare un’alimentazione ipoallergenica, nei casi gravi si somministrano antinfiammatori per lenire i sintomi fino a che non si sia stabilita la causa. Un consiglio: in questi casi non mettere mille cremine sulla lesione prima che il veterinario l’abbia vista, normalmente quando il gatto sente di avere una crema o una pomata sulla pelle è ancora più stimolato a grattarsi e peggiora la situazione. Oltre all’ovvia considerazione che se non avete una diagnosi, come fate a sapere che quella sia la crema giusta da mettere?

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Dalbera

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