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Congiuntivite nel cane: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di congiuntivite nel cane? Andiamo a vedere le cause principali, i sintomi e la terapia.

Congiuntivite nel cane: cause, sintomi e terapia

Prima di tutto: che cos’è la congiuntivite? Si tratta di un termine generico che indica l’infiammazione della congiuntiva. Dal punto di vista della localizzazione, si distingue la congiuntiva palpebrale, la congiuntiva bulbare e la congiuntiva che riveste sia internamente che esternamente la terza palpebra. Andiamo ora a vedere la classificazione delle congiuntiviti, le cause, i sintomi, la diagnosi e la terapie.

Cause e classificazione

Ci sono in realtà diverse classificazioni per le congiuntiviti. In base alla loro insorgenza sono definite acute, subacute e croniche, mentre potremmo anche classificarle in base alla tipologia di scolo oculare. Più interessante però la classificazione eziologica. In linea molto generale le congiuntiviti nel cane possono essere primarie o secondarie ad altre malattie dell’occhio. Le congiuntiviti primarie possono essere infettive (batteriche, virali, fungine, parassitarie, da rickettsie), non infettive (quelle allergiche, da ipersensibilità, immunomediate, da problemi al film lacrimale, da contatto con sostanze chimiche o tossiche, da corpi estranei), da tumori. Per le secondarie, ricordiamo che non solo sono secondarie a malattie di altri parti dell’occhio, ma possono essere secondarie a patologie sistemiche.

Ecco le principali cause di congiuntivite nel cane:

  • batteriche: sono rare, di solito sono secondarie ad altre malattie dell’occhio
  • virali: da Paramixovirus del cimurro, da Adenovirus, da Herpesvirus. Nel caso del cimurro, abbiamo congiuntivite muco purulenta con sintomi respiratori e sistemici come febbre, abbattimento e può evolvere nella forma della cheratocongiuntivite secca. La congiuntivite da Adenovirus è bilaterale, iperemica e provoca scolo sieroso o siero mucoso
  • micotiche: rare, soprattutto da Nocardia in soggetti con congiuntivite cronica. Nelle infezioni da Blastomyces dermatidis possono comparire dei noduli
  • parassitarie: da <a href="http://www.petsblog.it/post/57197/thelaziosi-oculare-nel-cane-cause-sintomi-e-terapia-veterinario-petsblog" title="Thelaziosi oculare nel cane: cause, sintomi e terapia”>Thelazia (iperemia, scolo mucoso o muco purulento, presenza delle larve)
  • allergiche: da polvere, tossine batteriche e pollini, talvolta associata a dermatite atopica (si ha iperemia, chemosi, scolo sieroso, intenso prurito)
  • congiuntivite follicolare: da processi cronici in soggetti giovani (iperemia, scolo mucoso, follicoli sulla parte interna della terza palpebra)
  • neoplastiche: rara, descritti melanomi, tumore venereo trasmissibile, mastocitomi, carcinoma a cellule squamose, emangiosarcoma, linfoma, istiocitoma, papilloma (in generale sono estremamente maligne, recidivano e danno metastasi)

Sintomi e diagnosi

I principali sintomi di congiuntivite nel cane sono:

  • iperemia (l’occhio arrossato, il rossore può essere più o meno intenso a seconda della gravità del problema)
  • chemosi (edema della congiuntiva che appare ispessita, a volte con delle pieghe)
  • scolo oculare (può essere sieroso, mucoso, muco purulento, purulento, emorragico; quest’ultimo da non confondere con l’ossidazione delle lacrime che si accumulano sul canto mediale dell’occhio e che sono brunastre)
  • presenza di follicoli evidenti sulla parte bulbare della terza palpebra
  • fotofobia (solo nei casi gravi o quando c’è cheratocongiuntivite)
  • blefarospasmo (solo nei casi gravi o quando c’è cheratocongiuntivite)
  • il cane cerca di grattarsi continuamente l’occhio, lo strofina ovunque e si crea delle lesioni

La diagnosi generica di congiuntivite avviene tramite visita clinica, ma se si vogliono approfondire le cause bisogna effettuare una serie di esami: colturale (occhio ai batteri contaminanti), raschiati, biopsia.

Terapia

La terapia varia molto a secondo della causa. Va da sé che le congiuntiviti batteriche si trattano con antibiotici a largo spettro, talvolta si associano cortisonici (assolutamente vietati però se c’è ulcera della cornea, l’occhio si perfora). Se però siamo di fronte ad una congiuntivite batterica recidivante allora vale la pena di effettuare un esame culturale e un esame citologico/istologico. Per le congiuntivite da Thelazia, ecco che bisogna rimuovere tutte le larve, una per una. Se invece siamo di fronte a congiuntiviti da cause secondarie, ecco che bisogna capire la causa secondaria e trattare quella. In tutti i casi vale la pena di pulire con gli appositi detergenti oculari per cani o con acqua e camomilla il contorno occhi, in modo da rimuovere la lacrimazione in eccesso: una cosa che proprio non si può vedere sono quei cani con croste enormi formate da lacrime secche miste a peli sotto l’occhio.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Endymion120

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