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Gatto che barcolla: cause e cosa fare

Avete un gatto che improvvisamente barcolla? Ecco quali possono essere le cause possibili e cosa fare.

Gatto che barcolla: cause e cosa fare

Tornate a casa dal lavoro e vedete il vostro gatto strano, cerca di avvicinarsi, ma barcolla, non riesce a stare in piedi, cerca di appoggiarsi da qualche parte e sembra inciampare: ebbene, il gatto che barcolla non è mai normale, gatto che barcolla = gatto da far visitare subito, non dopo una settimana, non dopo un mese. Prima di tutto perché se si tratta di determinate patologie ad una settimana non ci arriva e poi anche perché non è un sintomo da sottovalutare, il gatto non barcolla mai, se lo fa è perché c’è una causa grave alla base.

Gatto che barcolla: cause

Perché il gatto barcolla? Le cause possono essere tantissime, di seguito riporterò quelle più frequenti. Prima di tutto se ho un gatto con un’insufficienza renale cronica che sta peggiorando da mesi, che non mangia da settimane, che dimagrisce a vista d’occhio da parecchio tempo mi pare normale che ad un certo punto barcolli, non ha più forze per stare in piedi, si sta auto intossicando e ci sta morendo sotto agli occhi gradualmente. Ora, direi che non è il caso di far arrivare un gatto fino a questo punto estremo: se ho il gatto che dimagrisce, vomita, non mangia da settimane o mesi perché non portarlo dal veterinario prima che arrivi in punto di morte?

Altre cause di barcollamenti possono essere legati a problemi neurologici, una FIP potrebbe causare di questi sintomi così come una Toxoplasmosi o anche delle crisi epilettiche parziali. Senza escludere forme tumorali. Un problema congiunto, neurologico e vascolare è rappresentato dal tromboembolismo: i sintomi possono essere velocissimi, un attimo prima il gatto sta bene, l’attimo dopo barcolla, non riesce a reggersi in piedi, le zampe posteriori si paralizzano e diventano fredde e cianotiche, il gatto ha dolore intenso. Altro caso in cui il gatto barcolla è in caso o di crisi ipoglicemiche, rare, o, più frequentemente, per diabete mellito.

Altri casi che capita di vedere con gatti barcollanti sono i classici mici che vivono dentro e fuori e che rientrano un bel giorno tutti massacrati e barcollanti. Se il barcollamento può essere dovuto a mancanza di forze, magari in un maschio intero che è stato fuori per parecchi giorni e ha passato il tempo a litigare con gli altri maschi per le femmine scordandosi di mangiare o magari un gatto indebolito perché sono giorni che è rinchiuso nel garage del vicino e non ha mangiato, ecco che potrebbe anche essere dovuto a un trauma da investimento con lesioni al midollo spinale, lussazioni o fratture di arti e bacino.

Cosa fare

Se avete un gatto che barcolla, portatelo subito dal veterinario in modo che possa visitarlo e stabilire insieme a voi un iter diagnostico. E’ importante cercare di arrivare ad una diagnosi il prima possibile: come capite bene, la terapia di una Toxoplasmosi, di un diabete mellito, di un tromboembolismo o di un trauma da investimento sono abbastanza diverse fra di loro e comunque sia si tratta di malattie gravi che debbono essere curate il prima possibile, se trascurate portano rapidamente a morte il gatto. Quindi se avete un gatto che barcolla, non aspettate una settimana per vedere se passa da solo, se il barcollamento persiste è adesso il momento di portarlo dal veterinario, non quando ormai la situazione è degenerata oltre.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Daveblogs007

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