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Le frasi più tenere sui gatti

I gatti sono un'inesauribile fonte di ispirazione per poeti e cultori mortali della materia felina: su Petsblog una selezione delle frasi più tenere e significative scritte sui gatti.

Le frasi più tenere sui gatti

Lo sguardo di un gatto è una frase tenera: il silenzio dei suoi occhi penetranti racchiude lo stupore azzurro di un gattino che scopre il mondo, il rimprovero bonario di un gatto rimasto solo ad aspettarti troppo a lungo, il lampo di gelosia che gli adombra il volto quando compare un rivale di attenzioni all’orizzonte.

Non a caso l’etologo austriaco Konrad Zacharias Lorenz sosteneva che

Pochi animali riescono a manifestare il loro umore attraverso le espressioni in modo tanto distinto quanto i gatti.

Charles Baudelaire nello sguardo del gatto ha intravisto la forza suggestiva ed imperscrutabile dell’ignoto:

Prendono, meditano, i nobili atteggiamenti delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini, che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine.

Vieni sul mio cuore innamorato, mio bel gatto: trattieni gli artigli e lasciami sprofondare nei tuoi occhi belli, misti d’agata e metallo.

Anche Pablo Neruda non è riuscito a sciogliere l’enigmaticità del gatto, lui che di versi ne ha criptati a migliaia e conosce bene le architetture di una vita poetica:

Non conosco il gatto. So tutto sulla sua vita ed i suoi misteri, ma non sono mai riuscito a decifrare il gatto.

La poetessa australiana Pam Brown ci regala diverse frasi tenere sui gatti, sul loro calore e sulla capacità di trasformare la solitudine in un confortante abbraccio, ricolmo di gratitudine e fascino:

I gattini hanno occhi grandi, sono morbidi e dolci. Con degli aghi conficcati nelle mascelle e nelle zampine.

Un gatto è bellissimo da una certa distanza: visto da vicino è un’inesauribile fonte di meraviglia.

Un piccolo gatto trasforma il ritorno in una casa vuota nel ritorno a casa.

Lo scrittore Stanislao Nievo paragona il gatto ad un fiore selvatico:

Il gatto è imprevedibile ed ammaliante come un’orchidea selvaggia.

Il gatto è ambiguo e selvaggio anche per Alan Devoe:

Quello che fa le fusa accanto ai nostri caminetti e che cammina a piccoli passi veloci lungo gli steccati sul retro dei nostri giardini è in realtà un animale selvaggio, impavido e indipendente come nessun altro al mondo.

George Orwell ironizza sulla pigrizia del gatto:

Fu chiaro sin dall’inizio che ogni qual volta c’era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile.

Hamerton trova invece affascinante il composto e razionato dispendio di energie del gatto:

Il gatto impegna esattamente la forza necessaria, altri animali impiegano rozzamente tutte le loro energie anche quando non servirebbero.

Per H. Thomas Yu i gatti sono intelligenti ma non si applicano:

I gatti sono impareggiabili nel rifuggire le responsabilità.

Ma ad intenerire maggiormente poeti e comuni cultori dei gatti è la bellezza ammaliante e struggente di questi affascinanti felini, la loro composta eleganza. Per Olive Herford:

Osservare un gatto è un po’ come assistere alla realizzazione di un’opera d’arte.

Il gatto è un’opera d’arte anche per Wesley Bates:

Non c’è alcuna necessità di sculture in una casa in cui vive un gatto.

Anche la saggezza popolare si lascia ammaliare dalle poliedriche caratteristiche di un gatto. Un proverbio giapponese recita:

Un gatto affettuoso è il miglior rimedio contro la depressione.

La capacità del gatto di scaldare il cuore emerge anche dal proverbio inglese:

Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l’amore.

Via | Gattoamico.it
Foto | Flickr

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