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Gatto con soffio cardiaco: cosa fare?

Cosa fare se il gatto ha un soffio cardiaco? Ecco come comportarsi quando il veterinario vi avvisa che il vostro gatto ha un soffio cardiaco.

Gatto con soffio cardiaco: cosa fare?

Gatto con soffio cardiaco – Devo aver già ribadito altrove un concetto singolare. Quando a un cane viene diagnosticato dal veterinario un soffio cardiaco e viene consigliata una visita cardiologica, ecco che di solito i proprietari mediamente coscienziosi sono disposti ad accertare l’effettiva gravità del problema cardiaco sottostante. Quando fai la stessa cosa con un gatto, la reazione tipica che ottieni è una specie di risolino del tipo “Che buffo, il gatto ha un soffio, ahahah” senza alcun genere di preoccupazione: mi spiegate quale sia la differenza? Perché i proprietari di cani giustamente entrano in allarme quando al loro pet viene diagnosticato un soffio e i proprietari di gatti no? Ovviamente non tutti sono così, la mia è una semplice riflessione dovuta alla pratica sul campo. Questo fa sì che per convincere un proprietario di gatto con soffio cardiaco a fare una visita cardiologica ce ne vada, non riescono a vedere la gravità del problema. Tutto ciò si riferisce al gatto con soffio cardiaco asintomatico, ovviamente se ho un gatto sintomatico mi auguro che il proprietario si renda immediatamente conto della gravità del problema.

Gatto con soffio cardiaco asintomatico: cosa fare?

Capita spesso nella pratica clinica di rilevare soffi cardiaci asintomatici nei gatti. Magari il gatto viene portato per un problema lieve che nulla c’entra con il cuore o magari siamo in corso della visita annuale in corrispondenza del vaccino: ausculti il gatto e ti rendi conto che dall’ultima volta che lo hai visto è comparso un soffio. Lo segnali al proprietario e consigli una visita cardiologica. E lui cosa fa in media? Visto che Fuffy sta bene e che non mostra sintomi ignora il tuo consiglio… questo fino a quando dopo qualche tempo il gatto non ti viene portato rantolante, in dispnea, con tromboembolismo e versamenti, magari se lo facevamo controllare per tempo evitavamo che il problema peggiorasse fino a far morire il gatto?

Cosa fare dunque se il tuo veterinario ti segnala la presenza di un soffio cardiaco asintomatico nel gatto? Segui il consiglio e lo fai visitare da un cardiologo veterinario che tramite ecocardiografia, radiografia, elettrocardiogramma provvederà a stabilire la gravità del problema e a impostare un piano di controllo. Non è detto che la situazione sia gravissima, magari si tratta di un soffio innocente che non richiede neanche terapia, ma finché il cardiologo non lo visita non puoi differenziare fra soffio innocente e soffio che entro qualche settimana/mese porterà a scompenso cardiaco il gatto. Ovviamente se è asintomatico e il gatto sta benissimo non è che dovete precipitarvi subito dal cardiologo, ma questo vuol dire andarci magari la settimana successiva o quella dopo, non dopo sei mesi!

Gatto con soffio cardiaco sintomatico: cosa fare?

Beh, se il gatto ha un soffio cardiaco ed è sintomatico, cosa ci fate qua? Dovete correre subito dal veterinario, senza perdere tempo a cercare su internet diagnosi e cure, il gatto deve essere visto subito da un cardiologo per poter capire da dove origina il soffio, quale sia la sua gravità e quale terapia impostare. Ovviamente bandito il fai-da-te, se proprio volete fare il fai-da-te allora iscrivetevi a veterinaria, studiate per cinque anni, specializzatevi in cardiologia e allora ne riparliamo. Con le malattie cardiache non si scherza: se un problema dermatologico curato maldestramente a casa basandosi su quello che c’è scritto su internet probabilmente non porta a morte il gatto, un problema cardiaco curato a casaccio sì che lo porta a morte.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | gnuckx

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