In generale possiamo dire che la malattia prostatica, intesa come prostatite o come ascesso prostatico, può colpire sia i cani maschi interi che quelli castrati: un’infezione dopotutto può capitare anche ai soggetti sterilizzati. Si tratta invece di una patologia assai rara nei gatti. Andiamo a conoscerla meglio.
La prostatite è un’infiammazione della prostata, ghiandola annessa all’apparato urogenitale maschile. La prostatite può essere sia acuta che cronica. L’ascesso prostatico, invece, di solito deriva dall’infezione batterica secondaria o di una cisti prostatica, presenti spesso in corso di iperplasia prostatico o di cisti para-prostatiche, anche se esistono forme di ascessi primari.
Nel cane si è visto che di solito la prostatite batterica è provocata da Escherichia coli, Stafilococchi, Streptococchi, Mycoplasma, Klebsiella e via dicendo. In realtà non si sa bene il meccanismo di insorgenza della prostatite: molto probabilmente i batteri arrivano alla prostata tramite via ascendente, quindi dall’uretra, però qualcuno non scarta l’ipotesi di una disseminazione per via ematica, urinaria o anche attraverso il seme e la flora intestinale. Di sicuro fattori predisponenti allo sviluppo di una prostatite sono:
I sintomi variano a seconda che si parli di una prostatite acuta, di una prostatite cronica o di un ascesso prostatico:
Prostatite acuta
Prostatite cronica
Ascessi prostatici
La diagnosi si basa sulla visita clinica e sugli esami relativi: esami del sangue, esame delle urine con uro coltura, ecografia addominale.
In caso di prostatite acuta batterica si farà una terapia antibiotica basata sull’esito dell’urocoltura e dell’antibiogramma: questa terapia va continuata per almeno un mese, quindi non sospendete l’antibiotico dopo una settimana “Perché tanto il cane sta bene”. Ovviamente si instaura anche una terapia di supporto.
La prostatite cronica è più difficile da curare in quanto difficilmente gli antibiotici riescono a passare la barriera emato-prostatica (che invece è permeabile nel caso di infezioni acute), quindi servono prodotti come la clindamicina o i chinoloni. In caso di prostatite cronica l’antibiotico terapie, se compaiono recidive, si può continuare anche per 3 mesi ed è anche consigliata la castrazione.
Per l’ascesso prostatico la terapia è chirurgica, ma si tratta di un intervento difficile e rischioso. Anche perché in caso di ascessi prostatici la mortalità è assai alta.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Sally9258