Vitiligine nel gatto – Ebbene sì, anche i gatti possono avere la vitiligine. A dire il vero anche i cani, forse siamo più abituati ad associare la patologia ai cani che non ai gatti, ma anche i nostri felini possono manifestarla. Fondamentalmente si tratta solamente di un problema estetico: la vitiligine di solito non provoca nessun altro sintomo, quindi non si tratta di una patologia grave che mette a repentaglio la vita del gatto, ma solamente di un problema estetico. Che di base non è risolvibile visto che si tratta di una malattia genetica.
[related layout=”big” permalink=”http://www.petsblog.it/post/33797/acne-felina-cause-sintomi-diagnosi-e-terapia-veterinario-petsblog”][/related]Come anticipavamo, la vitiligine è una malattia genetica caratterizzata da amelanosi melanocitica circoscritta che si trasmette tramite carattere autosomico dominante nell’uomo (dove si sospetta anche un’origine autoimmune) e a carattere autosomico recessivo nel gatto. La vitiligine è una malattia poligenica, quindi ciò vuol dire che diverse mutazioni in differenti geni possono provocare questa assenza di melanina. Pare che la patologia sia più comune nei gatti siamesi.
I sintomi della vitiligine del gatto sono fondamentalmente rappresentati dal progressivo sviluppo di chiazze prive di melanina, più o meno asimmetriche a livello delle giunzioni mucocutanee (soprattutto sul naso e intorno agli occhi). Questa depigmentazione non ha assolutamente nessun carattere infettivo o infiammatorio e talvolta va ad interessare anche gli artigli e la pelliccia (si parla allora di leucotrichia). Lo sviluppo è lento ed imprevedible. Inoltre la perdita di colore può essere più o meno evidente col passare del tempo e può essere più o meno costante.
La diagnosi di vitiligine nel gatto viene fatta tramite visita clinica, ma se si vuole la conferma bisogna effettuare un esame istologico delle zone amelanotiche. La malattia di base è cronica e progressiva, non c’è modo di arrestarla (rarissimamente si ha remissione completa) e non c’è terapia.
Visto che è ereditaria, i gatti che la manifestano andrebbero esclusi dalla riproduzione. Tuttavia non è visibile normalmente alla nascita, tende a saltare fuori in età adulta.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | spilt-milk