Vi abbiamo parlato settimana scorsa del tentativo del Ministro Fazio di rendere legale l’amputazione della coda in determinate razze di cani. Vi avevamo spiegato il nostro parere e voi ci avete fatto capire come la pensate a riguardo. Tra i vostri commenti ci è arrivato da Malkariss un documento che dissolve qualsiasi tipo di dubbio su questa pratica. Si parla dei metodi, di chi ha (eventualmente) l’autorizzazione a farlo, degli unici casi in cui è lecito farlo e, soprattutto, delle numerose e gravi controindicazioni.
Questo documento non è stato redatto da qualche associazione animalista ma da quello che è un organo super-partes: L’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna. I questo documento si legge di quanto dannoso e pericoloso sia per i cuccioli l’amputazione della coda che, in fondo, è comunque una parte della colonna vertebrale. Si fa anche presente che i cani sentono dolore e che questo dolore è cronico indipendentemente dalla razza del cane.
Se sentite chi pratica senza problemi questa barbarie, vi dirà che la cosa non fa male ai cuccioli che, dopo il taglio, spesso o si addormentano oppure vanno ad allattarsi. Questo è totalmente falso. È dimostrato che dopo uno shock simile i cuccioli si addormentano non per tranquillità ma perché è una sorta di meccanismo di difesa per evitare di sentire ulteriore dolore e che vanno a mangiare perché il latte materno stimola la produzione di endorfine dal potere analgesico. A questo link trovate il pdf completo.
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