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Animali in ospedale in Italia, la mappa

Quali sono gli ospedali che, in Italia, consentono l'ingresso degli animali in corsia?

Animali in ospedale in Italia, la mappa

Ci sono diversi ospedali in Italia dove gli animali, soprattutto cani, possono andare a far visita ai loro padroni. Non parliamo dunque di animali strettamente usati per la Pet Therapy, ma di animali di famiglia che vengono ammessi in corsia come fossero dei normali visitatori per i loro pazienti umani. L’ultimo ospedale a consentire tale possibilità è quello dei Castelli ad Ariccia, Roma. Al suo interno, infatti, è stata realizzata un’apposita area chiamata “4 Zampe con te” dove i pazienti possono liberamente incontrare i loro cani, gatti o anche conigli. Tuttavia ci sono diversi ospedali in Italia dove tutto ciò è concesso, anche se con modalità e regole magari diverse da nosocomio a nosocomio.

Gli ospedali italiani che accettano il “pet-visiting”

Ecco alcuni degli ospedali italiani dove gli animali da compagnia possono andare a trovare i loro padroni ricoverati, distinti per regione:

  • Lazio: l’ospedale di Ariccia, Roma, ha creato l’area “4 Zampe con te”. In generale, però, in tutto il Lazio è stato approvato un decreto che regolamenta l’ingresso degli animali in strutture sanitarie e ospedaliere, sia pubbliche che private
  • Liguria: cani e gatti possono accedere al reparto di Neuropsichiatria Infantile
  • Lombardia: una legge simile a quella approvata recentemente nel Lazio c’è in Lombardia dal 2016. Molte aziende sanitarie e case di riposo hanno aderito al programma. Per esempio l’Asst Lariana consente di portare gli animali in visita ai pazienti presso gli ospedali Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, Sant’Antonio Abate di Cantù e Felice Villa di Mariano comense. Tuttavia la visita degli animali è permessa solo in determinati reparti. Sono esclusi quelli di Anestesia e Rianimazione, Medicina d’urgenza/Pronto Soccorso, Chirurgia, Chirurgia d’urgenza e Terapia intensiva neonatale
  • Puglia: presso l’Hospice Universo Salute – Don Uva di Bisceglie esiste un progetto per portare gli animali in reparto
  • Toscana: qui è dal 2014 che molte aziende sanitarie permettono visite da parte degli animali. Fra di esse ricordiamo l’Ausl Toscana Centro che ha realizzato anche un percorso di formazione per 15 operatori sanitari presso l’ospedale Santa Maria Nuova
  • Umbria: qui esiste un regolamento che permette l’ingresso di cani e gatti negli ospedali, ma solamente in aree riservate e in certi orari. Ovviamente il tutto avviene assecondando le richieste dei pazienti e rispettando norme igieniche e di sicurezza

Marco Melosi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), ha così spiegato: “Gli ultimi dati Censis ci hanno confermato che il 35% delle persone che possiedono un animale lo considerano esattamente come un figlio. Anche Federanziani ha evidenziato che, nel tempo libero, i nostri nonni preferiscono come prima cosa leggere un libro, ma come seconda prendersi cura del loro cane o gatto. Tutti gli studi scientifici assicurano che il rapporto con gli animali ha un effetto positivo sulla persona, con una riduzione della pressione sanguigna e del battito cardiaco quando li si accarezza, oltre a portare una ventata di speranza per la guarigione. Per non parlare della ‘pet therapy’, su cui abbiamo solo dati positivi”.

Ovviamente non è che tutti gli animali possano accedere in queste strutture, devono comunque rispettare determinate regole:

  • devono essere sani
  • devono essere abituati a frequentare ambienti pieni di persone
  • il carattere deve essere socievole e docile
  • devono sottostare a una perfetta profilassi contro pulci e zecche
  • bisogna controllare che non abbiano micosi
  • conviene spazzolare il cane prima di farlo entrare nell’ospedale, in modo da diminuire lo spargimento di peli

Via | Adnkronos

Foto | iStock

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