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Aumento dei reticolociti in cani e gatti non anemici e tasso di mortalità

Uno studio ha esaminato l'aumento dei reticolociti (reticolocitosi) in cani e gatti non anemici e lo ha correlato al tasso di mortalità.

Aumento dei reticolociti in cani e gatti non anemici e tasso di mortalità

Prima di parlare di reticolocitosi e aumento dei reticolociti nel cane e gatto, vediamo cosa sono i reticolociti. I reticolociti sono i globuli rossi giovani, già immessi nel sangue, privi di nucleo. Al microscopio appaiono più grandi rispetto ai globuli rossi maturi e hanno una colorazione più grigiastra. Lo studio dal titolo “Reticulocytosis in non-anaemic cats and dogs”, Fuchs J, et al. J Small Anim Pract. 2018 Mar ha valutato il sangue di cani e gatti in cui era presente reticolocitosi, ma senza contestuale anemia. Poi hanno correlato la causa di questa reticolocitosi e l’hanno associata al tasso di mortalità di questi pazienti.

Questo perché, solitamente, la reticolocitosi è presente in pazienti anemici che stanno rigenerando. Tuttavia a volte la si riscontra anche in assenza di anemia.

Reticolocitosi nel cane e gatto: tasso di mortalità?

Lo studio in esame ha controllato i valori ematici di cani e gatti in cui era sì presente la reticolocitosi, ma dove non era presente anemia. Si è così visto che, nel campione preso in esame, la percentuale di gatti con reticolocitosi senza anemia era del 3.1%, mentre nel cane era del 4.4%.

Di questi pazienti, l’1.8% dei gatti con reticolocitosi senza anemia era sano, mentre per i cani la percentuale era dell’1.5%.

Le malattie associate più frequenti erano:

  • perdita di sangue/anemia
  • malattie cardiache/respiratorie
  • problemi gastrointestinali
  • malattie infiammatorie
  • tumori

Come tasso di mortalità, invece, si è avuto un 37.8% nei gatti e un 29.7% nei cani, con tempo di sopravvivenza medio di 1 giorno.

Cosa vuol dire?

Lo studio ha sottolineato come in un basso numero di casi, a livello di esami del sangue, sia possibile riscontrare una forma di reticolocitosi senza anemia correlata. Se è vero che alcuni di questi soggetti erano sani, è anche vero che tale alterazione la si ritrova di più in animali malati e che è correlata a un tasso di mortalità di un terzo dei pazienti in cui la si riscontra.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

Via | Onlinelibrary.Wiley

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