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Blue Monday, sopravvivere al lunedì più triste dell’anno con cani e gatti in ufficio

Come sopravvivere al Blue Monday, il lunedì più triste dell'anno? Ce lo spiega l'University of Lincoln: portando cani e gatti in ufficio.

Blue Monday, sopravvivere al lunedì più triste dell’anno con cani e gatti in ufficio

In occasione del Blue Monday, l’University of Lincoln ci spiega che portare cani e gatti in ufficio potrebbe essere la soluzione per tutti i nostri problemi. Che poi, si sa, il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, è solamente una bufala, ma non è una bufala il fatto che la ricerca di questa università, sostenuta fra l’altro anche da Purina, ha dimostrato che portarsi cani e gatti in ufficio non solo migliora l’umore, ma anche la produttività.

Cani e gatti in ufficio migliorano la produttività

La ricerca della Univeristy of Lincoln, pubblicata su Frontiers in Veterinary Science, ha dimostrato che i dipendenti che portano spesso i loro cani al lavoro hanno un tasso di soddisfazione maggiore del 22% per quanto riguarda le loro condizioni di lavoro. Nonostante alcuni datori di lavoro si preoccupino del fatto che gli animali in ufficio possano essere una distrazione, in realtà è stato attestato che chi porta i cani a lavoro ha un’attenzione maggiore del 33,4% e una dedizione al lavoro maggiore del 16,5%. Inoltre viene anche segnalato un aumento complessivo dell’impegno lavorativo del 14,4%.

Questo vuol dire che permettere di portare i cani sul posto di lavoro può migliorare l’attenzione e la produttività dei dipendenti. In effetti, anche il programma Purina Pets at Work, si sta muovendo in questa direzione.

La bufala del Blue Monday

E’ bene ribadire come il Blue Monday sia una bufala. Il terzo lunedì di gennaio viene considerato il giorno più triste dell’anno, ma da dove nasce questa leggenda metropolitana? Tutto inizia nel 2005: Cliff Arnall, professore di psicologia dell’Università di Cardiff nel Galles, conduce una serie di studi per capire quale fosse il giorno più triste dell’anno. Tramite i suoi calcoli, tale giorno sarebbe il terzo lunedì di gennaio, chiamato blue in inglese perché indica, oltre che il colore, anche un senso di tristezza e malinconia.

Peccato, però, per due cose:

  • l’equazione usata da Arnall per arrivare alla soluzione non è matematica
  • la ricerca è stata sponsorizzata dall’agenzia di viaggi Sky Travel per promuovere l’acquisto di viaggi per contrastare la presunta tristezza del Blue Monday
  • l’Università di Cardiff ha specificato che Arnall non ha mai lavorato nel dipartimento di psicologia, ma è stato solamente un tutor part-time

Anche se la bufala è stata smascherata, Arnall non si è fermato qui e, tramite una nuova equazione, sempre non matematica, ha stabilito che il giorno più felice dell’anno cade a giugno. Solo che anche qui la ricerca è stata sponsorizzata dai gelati Wall’s.

Via | University of Lincoln

Foto | Pixabay

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