Cane che beve poco:ecco quali sono cause principali, i segnali da monitorare e i consigli degli esperti da tenere a mente.
Il corretto apporto di acqua è fondamentale per la salute del cane, così come per ogni essere vivente. Tuttavia, capita spesso che i proprietari si trovino davanti a un problema preoccupante: il cane non beve o beve poco. Questa condizione può innescare rischi importanti, come la disidratazione, che soprattutto nei mesi più caldi può portare a conseguenze gravi come il colpo di calore. Vediamo dunque quali sono le cause più comuni di questo comportamento e le strategie più efficaci per stimolare l’idratazione del nostro amico a quattro zampe.
Cause fisiche e psicologiche del rifiuto dell’acqua nel cane
Il motivo per cui un cane può bere poco o rifiutare del tutto l’acqua può essere di natura sia fisica sia psicologica. Tra le cause fisiche più comuni vi sono:
- L’invecchiamento, che può ridurre l’appetito e la sete.
- Interventi chirurgici recenti o anestesia, che spesso comportano un temporaneo calo nell’assunzione di liquidi.
- Problemi orali come ulcere, lesioni o corpi estranei nella bocca o sulla lingua che rendono doloroso o difficile bere.
- Malattie che coinvolgono il tratto gastrointestinale, come infezioni o infiammazioni, che causano vomito o diarrea e di conseguenza riducono la sete.
- Patologie renali o metaboliche (come il diabete), che possono alterare la sensazione di sete o la capacità di trattenere liquidi.

Cane che non beve: le cause e come risolvere – petsblog.it
Dal punto di vista psicologico, invece, il cane potrebbe non bere a causa di:
- Preferenze per un certo tipo di acqua o per la ciotola usata. Ad esempio, una ciotola di plastica esposta al sole può alterare l’odore o il sapore dell’acqua percepito dall’olfatto molto sensibile del cane.
- Paura o ansia, soprattutto in ambienti nuovi o dopo eventi traumatici.
- Stress derivante da cambiamenti nell’ambiente o nella routine, come la presenza di un nuovo animale in casa o la modifica della gerarchia sociale nel gruppo familiare.
- Presenza di femmine in calore che possono alterare il comportamento di alcuni maschi, inducendo anche la sospensione temporanea dell’assunzione di acqua.
L’idratazione insufficiente può portare a uno stato di disidratazione che si manifesta con sintomi evidenti come:
- Gengive e mucose secche.
- Occhi infossati e manto opaco.
- Urina scura e ridotta.
- Affaticamento e sonnolenza.
- Diminuzione della elasticità cutanea.
Se non trattata, la disidratazione può provocare danni agli organi interni e, nei casi più gravi, mettere a rischio la vita del cane. È importante quindi intervenire tempestivamente al primo segnale di ridotta assunzione di liquidi.
Come stimolare il cane a bere di più: consigli pratici
Per evitare la disidratazione e garantire un’adeguata idratazione, si possono adottare alcune strategie pratiche:
- Cambiare posizione o tipo di ciotola: spostarla in un luogo più tranquillo o usare una ciotola in vetro o acciaio, materiali che non trattengono odori sgradevoli.
- Mantenere sempre fresca e pulita l’acqua, rifornendo più volte al giorno e posizionando la ciotola in un’area ombreggiata, specie durante la stagione estiva.
- Incorporare l’acqua nel cibo, ad esempio diluendo il cibo umido con acqua o mettendo crocchette sul fondo della ciotola dell’acqua, così da obbligare il cane a bagnarsi la bocca mentre mangia.
- Far bere il cane direttamente dalla mano, utilizzando le mani a coppetta per facilitare l’assunzione e instaurare un momento di fiducia.
Se nonostante questi accorgimenti il cane continua a bere poco o nulla, oppure presenta sintomi quali apatia, vomito persistente o altri segni di malessere, è fondamentale consultare tempestivamente un veterinario. Solo un controllo approfondito potrà escludere o diagnosticare patologie gravi e indicare eventuali terapie, che possono includere la somministrazione di liquidi per via endovenosa o sottocutanea.

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