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Cani che abbaiano in condominio, cosa dice la legge

La legge dice diverse cose in merito ai cani che abbaiano in condominio: ecco qualche informazione.

Cani che abbaiano in condominio, cosa dice la legge

Cane che abbaia in condominio? E’ un problema molto comune. Se è vero che la nuova Legge 220/2012 – Riforma del Condominio ha dato diverse indicazioni in merito, è altrettanto vero che ci sono parecchi fattori da tenere in considerazione. Con questa normativa, i regolamenti condominiali non possono più vietare ai condomini di tenere un animale da compagnia nel proprio appartamento (anche articolo 1138 del Codice Civile). Tuttavia la detenzione degli animali in condominio deve rispettare delle regole, soprattutto per quanto riguarda spazi e diritti. L’unico caso in cui può essere vietato è un contratto di affitto: se il proprietario della casa nel contratto inserisce la clausola nel quale è vietato all’inquilino tenere animali in casa, l’inquilino non può detenerli.

Cani che abbaiano in condominio: cosa fare?

Da una parte bisogna tenere in considerazione che il cane è un essere vivente e come tale ha diritto di esprimersi anche abbaiando. Dall’altra parte, però, il proprietario deve evitare che il cane abbai e disturbi i vicini durante le ore di riposo. Ed è qui che le cose si complicano. Secondo i giudici i cani:

  1. hanno diritto ad abbaiare
  2. non possono disturbare la quiete pubblica

Questo vuol dire che i cani possono sì abbaiare, ma ci sono orari in cui la cosa viene tollerata e altri no. Inoltre dipende anche da quanto a lungo il cane abbaia: un latrato ogni tanto è un conto, un cane che abbaia per un’ora filata è un altro. Il Codice Civile dice solamente che se i rumori sono nel range della normale tollerabilità non possono essere vietati, ma se diventano intollerabili allora sono illegali. Sta ai singoli giudici decidere cosa sia tollerabile o meno e questa pare che sia una cosa voluta: bisogna valutare ogni caso a se stante, tenendo conto di tutte le circostanze.

Esempio pratico: un cane che abbaia alle 10 di mattina in centro città non dà fastidio quanto un cane che abbaia alle 2 di notte in una zona residenziale.

Se il cane abbaia e disturba molte persone, allora il proprietario incorre nel reato di disturbo della quiete pubblica. In questo caso si procede d’ufficio, non serve un querela: basta solamente la denuncia da parte di un vicino o una segnalazione. Le forze dell’ordine interverranno direttamente e, nel caso di autorizzazione del tribunale, potranno anche sequestrare il cane se c’è il rischio di reiterazione del reato.

Se il cane abbaia e disturba pochi vicini, allora si è di fronte a un illecito civile. In questo caso non basta una denuncia e le forze dell’ordine non potranno intervenire direttamente: ci va un avvocato che interceda presso un giudice che ordini al proprietario di prendere provvedimenti.

La cosa importante pare che siano il numero di denunce e segnalazioni fatte dai vicini: più segnalazioni ci sono e più il giudice potrà intervenire. Quando i cani continuano ad abbaiare, notte e giorno, se contattando il proprietario del cane la situazione non si è risolta, se mettendola all’ordine del giorno nell’assemblea condominiale come voce a se stante (non in Varie ed eventuali) non si è giunti a una soluzione, allora si può anche contattare l’ASL o le Guardie Zoofile di zona: dopo aver verificato lo stato dei cani rilasceranno un verbale che vale come prova da utilizzare anche in caso di successiva denuncia.

Da controllare sempre anche cosa dice il regolamento del condominio: se non può più vietare di detenere un cane, potrebbe però indicare delle fasce orarie in cui si è tenuti a rispettare il silenzio. Da esaminare anche eventuali regolamenti comunali che possono modificare i limiti di tollerabilità, soprattutto nel centro storico o nelle aree residenziali.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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