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Casa di moda inglese mette in vetrina dei cani per pubblicizzare i propri prodotti

Discutibile scelta della Orlebar Brown che per promuovere i propri capi d'abbigliamento mette dei cani in vetrina, a Londra.

Casa di moda inglese mette in vetrina dei cani per pubblicizzare i propri prodotti

Il marchio britannico Orlebar Brown ha messo in vetrina degli uomini in costume per pubblicizzare la propria linea. Idea non nuova: modelli e modelle in carne e ossa sono presenti nelle vetrine di vari negozi e sono stati utilizzati da diversi marchi (come, per esempio, Dolce & Gabbana nel 2007 o Giorgio Armani nel 2008, sempre a Londra, per l’apertura di un suo punto vendita). Orlebar Brown, però, è andato oltre e, per pubblicizzare la propria collezione primavera/estate 2015, insieme ai modelli ha messo in vetrina quattro cani: se non erro sono un setter, un Cavalier King Charles Spaniel, un alano e un bulldog.

È vero che i cani in vetrina sono coccolati e ben trattati, ma è proprio quello stare in vetrina a creare problemi, a mio modo di vedere: i modelli umani lo fanno per lavoro e sono pagati (credo anche profumatamente) e hanno la libertà di scegliere se mettersi o meno in vetrina in quel modo; ai cani, invece, tale scelta è stata preclusa: probabilmente gli accordi saranno stati presi con chi si prende cura di quei cani, ma alla fine il discorso cambia poco. Finché lo si fa per scelta e per lavoro (come i modelli umani che hanno intrapreso quella carriera) è un discorso che può piacere o meno, ma è frutto di una scelta; quando, invece, si prendono degli animali non umani e si sfruttano per fare soldi (perché di questo stiamo parlando: e chissà se è un caso che alcuni loro capi hanno il nome di razze di cani), la situazione è totalmente diversa e, pur con le dovute differenze con i tristi fatti di cronaca, ci troviamo sempre nel contesto di maltrattamento degli animali non umani, che, di fatto, vengono assimilati a della merce (come i costumi che indossano i modelli).

Diverso sarebbe stato il caso in cui la maison avesse scelto di portare in scena dei cani da adottare, magari dei meticci senza alcun pedigree: ma si sa, il cane di razza fa chic e lo si può asservire più facilmente alle nostre esigenze commerciali.

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