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Castrazione chimica nel cane: vantaggi e svantaggi

Oggi andremo a parlare di castrazione chimica nel cane, andando a dare uno sguardo a vantaggi e svantaggi. E quando è indicato farla.

Castrazione chimica nel cane: vantaggi e svantaggi

Spesso mi capita di ricevere email sulla posta di Petsblog o richieste in ambulatorio in merito alla castrazione chimica del cane. Molti proprietari sentendo il nome si illuminano: per qualche motivo che non capisco, la castrazione chimica piace di più di quella chirurgica ai proprietari, non chiedetemi il perché. Probabilmente parte della risposta sta nel fatto che non avendo un substrato medico hanno delle aspettative basate su errate convinzioni o vox populi. Proprio per evitare facili illusioni o fraintendimenti, ecco che oggi andremo a parlare prima di vantaggi e svantaggi della castrazione chimica e poi di quando è meglio fare quella chimica e quando quella chirurgica.

Vantaggi e svantaggi della castrazione chimica nel cane

Prima di tutto: che cos’è la castrazione chimica del cane? Si tratta di un innesto sottocutaneo con un prodotto specifico che inibisce la produzione di testosterone e spermatozoi a livello testicolare. All’atto pratico si tratta di fare un’iniezione sottocutanea al cane: la suddetta iniezione ha effetto per sei mesi (durata leggermente variabile a seconda del soggetto), dopo di che il cane ricomincia a produrre testosterone e spermatozoi e ritorna fertile come prima. Altra particolarità è che la sterilità è certa dopo un mese dall’iniezione, quindi non vi fate fregare: non è che fate l’iniezione e il vostro cane è sterile subito, per un mese potrebbe ancora accoppiarsi e riprodursi.

Detto ciò, quali sono i vantaggi della castrazione chimica del cane? Beh, fondamentalmente l’unico che mi viene in mente è che non dovete sottoporre il cane a un’anestesia e a un intervento chirurgico, altri non ce ne sono. E quali sono gli svantaggi? Di base il fatto che dura sei mesi, quindi se volete mantenere sterile a vita il vostro cane utilizzando la sterilizzazione chimica ecco che ogni sei mesi dovete fare l’impianto, altrimenti il cane torna fertile. Il che si riflette anche su un discorso economico: la confezione che viene venduta al pubblico consta di due impianti, quindi di fatto visto che un impianto dura sei mesi, vi serve per mantenere sterile il cane per un anno. Il costo è abbastanza elevato, quindi se già avete problemi con i 30-40 euro di un vaccino, allora la castrazione chimica non fa per voi anche perché con quello che spendete in un anno per la castrazione chimica equivale grosso modo alla spesa di una castrazione chirurgica che però è definitiva. Mettiamola in altri termini: con la castrazione chirurgica pagate una sola volta a vita e basta, con la castrazione chimica pagate ogni anno come se faceste una castrazione chirurgica annuale. Meglio pagare una sola volta o sempre?

Quando si fa la castrazione chimica nel cane?

Quali sono i motivi che spingono a proporre una castrazione chimica nel cane? In primis magari abbiamo un cane molto anziano, con svariate altre problematiche per cui i rischi anestesiologici sarebbero eccessivi. Mettiamo per esempio un cane molto anziano con problemi cardiaci non ben compensati e con un’ipertrofia prostatica: si può tentare con una castrazione chimica per vedere se la prostata si riduce di dimensioni. Ovviamente il discorso non vale in caso di tumori testicolari, quelli vanno asportati chirurgicamente punto e basta.

Oppure ho il maschio e la femmina, non riesco a tenerli separati, voglio fargli fare una cucciolata, ma non adesso: ecco che potrei utilizzare la castrazione chimica del maschio e farlo tornare fertile nel momento in cui la femmina è abbastanza adulta da sopportare una gravidanza. Altro motivo per cui a volte si consiglia la castrazione chimica sono i problemi comportamentali: se ho un cane aggressivo o che scappa sempre o che marca troppo il territorio, ma non sono sicuro che la castrazione sia la via migliore per risolvere il problema, posso optare temporaneamente per la castrazione chimica e valutare come cambia il comportamento. Se in quei sei mesi l’aggressività diminuisce drasticamente o il problema di marcatura si risolve, ecco che allora sono certo che la castrazione funzione e a questo punto la posso rendere definitiva. Se invece non funziona e magari il cane peggiora, ecco che almeno è reversibile dopo sei mesi e provo altre strade. Idem dicasi per quelle forme di dermatite ormonali in cui non si è sicuri che una castrazione possa funzionare o peggiorare il problema: provo con quella chimica e se va bene la rendo permanente con quella chirurgica, altrimenti provo altri approcci.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | blumenbiene

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