Petsblog Animali domestici Che serpente è il biacco?

Che serpente è il biacco?

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di serpenti? Questa volta trattiamo un rettile innocuo, il bianco, spesso ingiustamente ucciso in quanto scambiato per una vipera.

Che serpente è il biacco?

Il serpente biacco – Oggi andiamo a parlare del povero biacco, un innocuo serpentello che spesso e volentieri viene scambiato per una vipera e ucciso proprio per questo motivo. L’idea del post mi è venuta in mente visto che spesso e volentieri corpi defunti di biacco vengono portati dal veterinario esibiti da proprietari trionfanti che pretendono di sapere se il loro trofeo sia una vipera. Spiacente deludervi, avete ammazzato un innocuo biacco, per cui non c’è niente di cui andare orgogliosi. Magari se ci si informasse meglio prima di fare una mattanza locale di tutti i serpenti della zona sarebbe meglio.

Chi è come è fatto un biacco

Il biacco attualmente viene classificato come Hierophis viridiflavus, mentre precedentemente era conosciuto come Coluber viriiflavus. Si tratta di un serpentello innocuo, lo troviamo spesso e volentieri nei prati e nei giardini, sia su terreni secchi e rocciosi che sulle rive dei fiumi. Lo potreste conoscere anche con il nome di colubro verde e giallo o milordo.

La parte superiore del corpo è nera, il ventre tende a essere più chiaro. La testa e il dorso ha sfumature gialle che creano una specie di reticolo irregolare che nel basso ventre e fino sulla coda assomiglia a un facio di linee longitudinali sul colore del giallo-verde. Gli adulti sono lunghi di solito 120-130 centimetri, ma si conoscono esemplari di biacco lunghi anche due metri. Negli esemplari adulti la colorazione di base del roso è verde-giallo, mentre i piccoli in testa hanno il reticolo giallo e nero, mentre il resto del corpo è grigio-celeste.

Le squame del dorso sono del tutto lisce, il che vi permette di distinguerlo dalla biscia d’acqua. E’ bravo a nuotare, si arrampica ed è molto veloce come serpente.

Biologia, habitat e distribuzione

Il biacco è un serpente diurno, la sua principale difesa è la fuga. Se lo bloccate può mordervi, ma non è velenoso. Mangia piccoli rettili, uova di uccelli, topi, ratti, rane e anche piccoli pesci. Di solito quando incontra l’uomo, il biacco tende a fuggire. Se lo afferrate, occhio che vi morde, ma non essendo un serpente velenoso l’esito del morso è equiparabile a quello del morso di un cane o di un gatto. Ripeto: non ha nessun tipo di veleno il biacco.

Il biacco è oviparo, quindi significa che la femmina depone da un minimo di cinque a un massimo di quindici uova. La deposizione avviene a luglio, con schiuse fra agosto e settembre per un periodo totale di incubazione di 6-8 settimane.

Il biacco lo troviamo in Italia, in Francia, nel su della Svizzera, in Croazia, in Slovenia, a Malta e anche in Grecia. Diciamo che in Italia il biacco non è in via d’estinzione, ma spesso e volentieri viene investito dalle auto o ucciso dalle persone che lo scambiano per un serpente temibilissimo.

A seconda poi delle regioni, il biacco è conosciuto con diversi nomi alternativi: in Emilia Romagna è il carbonaz; ad Asiago 7 Comuni è carbonasso; in Toscana e Lazio è frustone (tranquilli, si tratta di una leggenda metropolitana quella secondo dà colpi di frusta col corpo); in Umbria è serpe; a Pavia è milò; in Piemonte è mirauda; a Luino è smirolda; a Brescia è suser o bes bastuner; a Mantova è anza. Se conoscete altri nomi, per completezza magari postateli nei Commenti.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | matalyn

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Antibiotici: quali sono gli effetti collaterali?
Cani

Gli antibiotici sono farmaci che uccidono o inibiscono la crescita dei batteri e vengono somministrati per via orale o parenterale per trattare le infezioni batteriche anche nei cani e nei gatti. Tuttavia, l’uso eccessivo o improprio degli antibiotici può portare a problemi e a effetti collaterali indesiderati. In questo articolo vengono esplorati l’uso degli antibiotici nei cani e nei gatti, fornendo informazioni su come utilizzarli in modo sicuro ed efficace.