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Come fare un trasloco senza far impazzire il gatto

Il trasloco è un momento snervante per molti di noi, ma lo è anche per i gatti: ecco alcuni consigli per far vivere serenamente al gatto di casa questa situazione.

Come fare un trasloco senza far impazzire il gatto

Se, come diceva George Will, “l’espressione gatto domestico è un ossimoro”, ovvero è un incontro di due parole di senso contrario, è pur vero che i gatti sviluppano legami molto forti con il loro ambiente e con la casa. Cambiare casa, pertanto, è potenzialmente molto stressante per un gatto. A volte, però, bisogna cambiare casa per mille motivi: magari ci si sposa o si va a convivere, ci si trasferisce in un’altra città o zona per motivi di lavoro o di studio… Mille possono essere i motivi per un trasloco. Come fare, allora, per rendere meno stressante l’evento per il micio?

Prima dell’arrivo del camion dei traslochi, è bene trasferire il gatto in una stanza con la ciotola dell’acqua e la lettiera, stanza che dovrà essere mantenuta chiusa (con il gatto dentro…!) per tutto il tempo delle operazioni. Quando la stanza in cui c’è il micio sta per essere svuotata è il momento di trasferire il gatto nella nuova casa: mettetelo nel trasportino e recatevi nella casa nuova. Se il viaggio verso la nuova dimora sarà lungo e dovrete, pertanto, pernottare in un albergo, assicuratevi che gli animali siano accettati in camera. Per nessuna ragione al mondo dovrete lasciare il gatto in macchina!

Giunti nella nuova casa, applicate un diffusore di ferormone felino sintetico a una presa posta all’altezza del pavimento nella stanza dove il gatto verrà ospitato temporaneamente: rivolgetevi al vostro veterinario per avere maggiori informazioni in merito. Rimanete con il gatto fino a quando non mostrerà di essersi tranquillizzato: pertanto è importante arrivare nella nuova casa quando tutto è pronto e sistemato, altrimenti rumori ed estranei in giro lo disturberanno ancora di più. Accertatevi che tutte le porte e le finestre che danno verso l’esterno siano chiuse.

Tenete il gatto dentro casa per almeno un paio di settimane, in modo che si possa abituare al nuovo ambiente. Se la nuova casa è vicina alla vecchia, potrebbe succedere che, esplorando per le prime volte il nuovo territorio, il micio potrebbe incontrare strade familiari e tornare alla vecchia casa. Pertanto è bene avvisare sempre i nuovi occupanti – e/o i vicini – e chiedete di avvisarvi se lo vedono.

Secondo una tradizione russa, il primo che deve entrare in una nuova casa deve essere proprio il gatto: in tal modo la felicità è assicurata. Altre tradizioni vogliono che il gatto entri nella nuova casa dalla finestra: se entrasse dalla porta, infatti, conoscerebbe subito la strada per scappare (come se sapesse a una prima occhiata come fare per andarsene…!)

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