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Come leggere le etichette dei mangimi per animali

Oggi parleremo di un argomento importante: come leggere le etichette dei mangimi per animali? Come leggere gli ingredienti?

Come leggere le etichette dei mangimi per animali

Prima di tutto bisogna dire che sarebbe più conveniente parlare con il proprio veterinario del mangime commerciale migliore da dare al proprio cane o al proprio gatto: il veterinario conosce le problematiche di quel cane, i suoi fabbisogni nutrizionali, cosa è meglio dare in quel particolare momento è età. Invece di solito i proprietari si fidano dei negozianti che, fondamentalmente, sono lì per vendere e che non hanno studiato mangimistica. Quindi il consiglio è questo: prima di comprare un mangime consigliato dal negoziante, andare dal veterinario, scoprire che quel mangime non è indicato, arrabbiarsi perché avete speso soldi inutili, magari conviene parlare prima col veterinario.

Significato delle diciture presenti sui mangimi

Su un mangime potreste trovare diverse diciture, ognuna ha un significato ben preciso:

  • nome commerciale: è il nome di fantasia che la ditta produttrice assegna al mangime
  • destinazione: qui viene indicata la specie animale a cui quel mangime è dedicato, inclusa la fase della vita. Quindi potreste trovare le diciture cucciolo o puppy; adulto o adult; anziano o senior
  • denominazione: si parla di mangime completo quando il mangime garantisce i fabbisogni nutritivi dell’animale senza integrazione collaterale, mentre il mangime complementare è quello che da solo non è in grado di garantire i fabbisogni nutrizionali
  • classificazione: i mangimi secchi hanno un tasso di umidità pari o inferiore al 14%; i mangimi semiumidi hanno un tasso di umidità compreso fra il 14 e il 34%; i mangimi umidi hanno un tasso di umidità superiore al 34%
  • ingredienti: queste sono ovviamente le materie prime di cui l’alimento è composto. Vengono indicate in ordine decrescente. Quindi il primo ingrediente che trovate è quello presente in maggior quantità e via dicendo. Tradotto significa che se dopo la scritta ingredienti c’è scritto cereali, vuol dire che quel mangime è ricco di cereali e non di carne, quindi a meno che non si tratti di mangimi particolari, meno pregiato rispetto a un mangime in cui il primo ingrediente è la carne
  • integrazione vitaminico-minerale: il mangime, sia secco che umido, di solito è integrato con vitamine e minerali, fra cui vit. A, vit. D3, vit. E, Rame e si riferiscono ad un kg di alimento
  • tenori analitici: la tabella dei tenori analitici è una tabella scritta in piccolo, che richiede la vista di Superman per essere letta e indica i valori di analisi chimica dell’alimento riportati in percentuale. I valori che trovate qui si riferiscono al prodotto intero (sul tal quale) compresa l’acqua e non sul secco
  • dosaggio: indica la quantità di somministrare al pet in base all’età e al peso
  • data di conservazione: trattati della data di scadenza

Tenori analitici

Andiamo a vedere i tenori analitici che categorie riportano:

  • proteine: carne o pesce (in mangimi particolari uova o soia). Sono più pregiati mangimi che utilizzano la carne di piuttosto che le farine di. Potreste trovare le seguenti diciture: carne fresca (le parti nobili, contiene molta acqua, alla fine del processo di produzione potrebbe essere diminuita); carne fresca disidratata; farine di carne (quella più scadente perché contiene residui di ossa, piuma e in generale gli scarti); carni e derivati (non ti indica la provenienza della carne); uova. Per proteina greggia si intende la quantità di proteina presente nell’alimento, sia quella animale che vegetale e varia a seconda del tipo di mangime: varia fra il 20 e il 26% nei mangimi secchi per adulti, fra il 24 e il 28% nei puppy. In questo caso bisogna valutare l’intero mangime: se ha un 26% di proteine, ma la maggior parte sono vegetali, non sono interamente biodisponibili per il pet, quindi di fatto quel valore del 26% deve essere ridimensionato
  • carboidrati e fibre: troverete mais, frumento, riso, polpa di barbabietola, fruttoligosaccaridi (FOS), patate. La cellulosa greggia rappresenta la quantità di materiale non digeribile, quindi la fibra. Nei mangimi secchi notiamo una maggior percentuale di cereali rispetto ai mangimi umidi. Nel mangime secco per cani adulti la cellulosa greggia varia fra l’1,8 e il 2,5%, mentre nei puppy oscilliamo fra l’1,5 e il 2%
  • olii e grassi: i grassi presenti nei mangimi animali possono essere di origine animale (pollo, maiale, sego, olio di pesce) o di origine vegetale (semi di lino, mais, girasole i più frequenti). I grassi greggi è la percentuale di lipidi presenti nell’alimento
  • umidità: è la quantità di acqua presente nell’alimento. Nei mangimi secchi varia fra il 9 e il 10% (ecco perché il cane o il gatto che mangiano solo cibi secchi bevono più acqua), mentre nei mangimi umidi varia fra il 65 e l’85%
  • ceneri gregge: sono la percentuale di sostanze inorganiche, cioè i minerali. Un alto valore di minerali non indica sempre una corretta integrazione con minerali, bensì un alto contenuto di sottoprodotti della macellazione come piume, ossa e connettivo. Un mangime ideale non deve contenerne più del 7%

Qualche consiglio

Ecco qualche consiglio per leggere le etichette:

  • se negli ingredienti di un mangime sia secco che umido per cani e gatti trovate come primo ingrediente i cereali, allora qualitativamente non è ideale. A meno che non si tratti di un mangime specifico per dimagrire, vuol dire che quei cereali sono stati usati come riempitivo a scapito della più pregiata carne. Ricordo infatti che cani e gatti sono carnivori, non vegetariani o granivori
  • se su un mangime trovate scritto Al pollo o Col pollo, non si tratta di un mangime ipoallergenico monoproteico. E’ una dicitura che indica che la percentuale maggiore di carne è di pollo, ma contiene anche altri tipi di proteine
  • se su un mangime definito come monoproteico, magari all’anatra, poi trovate la dicitura generica olii e grassi, allora può essere che fra quei grassi ci siano grassi di origine animale di altra natura, vanificando così l’effetto monoproteico
  • se su un mangime trovate il 22% di proteine, bisogna considerare la fonte di queste proteine per capire quante siano biodisponibili
  • leggete attentamente la percentuale di acqua di un mangime e i suoi dosaggi. A volte ci sono mangimi che costano molto di meno, ma che devono essere somministrati in dosi maggiori perché contengono troppa acqua o troppe fibre e vegetali, per cui vanificano il risparmio iniziale

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Flickr

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