Seven dogs of various breeds in a garden in Australia
Grazie a una corretta selezione genetica, pare che la displasia dell’anca del cane e la displasia del gomito nel cane siano state ridotte in ben 60 razze di cani. A spiegarci il tutto è l’articolo dal titolo “Long-term genetic selection reduced prevalence of hip and elbow dysplasia in 60 dog breeds”, Oberbauer AM, Keller GG, Famula TR (2017). PLOS ONE 12(2): e0172918, che ci illustra ancora una volta perché sia così importante effettuare una selezione corretta non basata solamente sull’aspetto esteriore del cane.
[related layout=”big” permalink=”https://www.petsblog.it/post/83553/displasia-dellanca-nel-cane-cause-sintomi-diagnosi-e-terapia-veterinario-petsblog”][/related]Il problema della displasia dell’anca e della displasia del gomito del cane è che possono inficiare gravemente la qualità di vita del cane. Se forme lievi possono essere quasi asintomatiche, ci sono forme più gravi che provocano dolore costante e difficoltà di movimento notevoli nel cane, cosa che poi si riflette sulla frustrazione del proprietario costretto a curare a vita il proprio cane senza riuscire mai del tutto a risolvere la situazione.
Soprattutto la selezione fenotipica fatta su periodi lunghi di tempo, alla lunga ha dato i risultati sperati tanto che l’incidenza di queste due patologie ortopediche è diminuita in ben 60 razze di cani. Lo studio in questione ha analizzato tutti i dati relativi a queste malattie contenuti nell’archivio della Orthopedic Foundation for Animals, considerando casi dal 1970 al 2015.
Venivano valutate 60 razze per capire come fosse migliorato il fenotipo, la correlazione di sesso e età, capire l’ereditabilità e quanto potesse essere efficace la riduzione della malattia selezionando correttamente i genitori dei cani.
I dati hanno permesso di notare come, nel corso degli anni, progressivamente la conformazione dell’anca e dei gomiti del cane siano migliorate, anche se non in tutte razze si è visto lo stesso grado di miglioramento. Idem dicasi per l’ereditabilità, diversa a seconda delle razze. Si è infine notato una piccola influenza sul sesso e l’età per entrambe le malattie, mentre per la riduzione della displasia dell’anca pareva fosse maggiormente coinvolto il padre.
Visto che ancora non esistono test genetici per la displasia dell’anca e del gomito nel cane, bisogna continuare a effettuare una corretta selezione fenotipica per cercare di ridurre ulteriormente l’incidenza di questa malattia.
Questo significa far controllare tutti i cani delle razze predisposte a sviluppare questa malattia, sia nel caso non si voglia far riprodurre il cane (serve per capire se il proprio cane abbia il problema, a che livello sia e impostare un piano terapeutico di conseguenza, onde evitare di ignorare il problema e di portare il cane dal veterinario quando ormai sono anni che zoppica e non riesce più ad alzarsi: a quel punto è ovvio che qualsiasi terapia instaurata avrà meno efficacia o ci metterà più tempo a far effetto rispetto ad una terapia iniziata ai primi sintomi, anche se è vero che comunque la patologia è progressiva. Ma almeno si può cercare di rallentare la progressione), sia nel caso si voglia far riprodurre il cane (in questo caso è indispensabile escludere i cani malati dalla riproduzione onde evitare di continuare a far nascere cuccioli già malati, con tutte le conseguenze del caso).
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | iStock
Via | PLOS ONE