Petsblog Addestramento Fase 2 emergenza Coronavirus: sì all’addestramento dei cani

Fase 2 emergenza Coronavirus: sì all’addestramento dei cani

L'addestramento dei cani nella Fase 2 dell'emergenza Coronavirus è ammesso? Sì, come quello dei cavalli, ma bisogna leggere ogni singola ordinanza regionale perché potrebbero esserci delle differenze.

Fase 2 emergenza Coronavirus: sì all’addestramento dei cani

Addestramento cani sì o no in Fase 2 dell’emergenza Coronavirus? Sì, ma con possibili variazioni e limitazioni a seconda delle ordinanze regionali. O anche di quelle comunali. Questo vuol dire che prima di partire in quarta per recarvi nella vostra area cani preferita o dal vostro addestratore/educatore, conviene che contattiate il vostro Comune per sapere se nella Regione ci siano disposizioni particolari e se anche il Comune di partenza e quello di destinazione abbiano indicazioni diverse. Qui di seguito abbiamo cercato di capire cosa dicano le varie ordinanze regionali.

Fase 2 Coronavirus: ordinanze regionali e addestramento cani

Questo è quanto abbiamo trovato in merito alla possibilità di procedere con l’addestramento dei cani durante questa Fase 2, tutto fermo restando le misure di protezione che sono uguali per tutti (mascherine, guanti, distanziamento, evitare assembramenti, turnazione…):

  • Valle d’Aosta: non si parla di cani e cavalli
  • Piemonte: consentito l’allenamento e addestramento dei cavalli. L’addestramento dei cavalli deve avvenire in maniera individuale da parte dei proprietari o affidatari nei maneggi autorizzati. Tuttavia il cavaliere non potrà trattenersi per più di 120 minuti, l’impianto deve avere una superficie minima di mq 500 per ogni coppia, il cavaliere minorenne deve essere accompagnato dai genitori o con delega quando affidato a terzi. A Torino non solo sono state riaperte le toelettature, ma anche le aree cani per consentire ai cani di sgambare. Inoltre è permesso l’allenamento e addestramento dei cani nei centri cinofili delle aree autorizzate, rispettando la turnazione
  • Liguria: consentito l’allenamento e l’addestramento di cani e cavalli
  • Lombardia: permessa l’attività di allenamento e addestramento di cani e cavalli in zone e aree specificatamente attrezzate, ma solo in forma individuale da parte dei proprietari degli animali
  • Veneto: non parla di addestramento cani, ma di attività motoria collegata all’addestramento di animali all’aperto
  • Trentino Alto-Adige: si può andare a cavallo e in passeggiata con i cani
  • Friuli Venezia-Giulia: concesso l’addestramento e allenamento dei cani
  • Toscana: permesso l’addestramento e l’allevamento di cani e cavalli, ma con obblico di rientro in giornata a casa
  • Emilia-Romagna: permesso l’allevamento e l’addestramento dei cani. Inoltre concesso l’uso delle aree di sgambamento per cani, ma con un solo accompagnatore per volta
  • Marche: consentito l’allenamento e addestramento dei cani ai fini venatori e nei centri cinofili nelle aree autorizzate. L’attività deve essere svolta singolarmente
  • Abruzzo: permesso l’allenamento e l’addestramento dei cani nelle aree autorizzate
  • Molise: concesse le attività di addestramento cani, ma non più di una volta al giorno fra le ore 6 e le ore 20, massimo due componenti per nucleo famigliare, distanziamento, mascherina e guanti
  • Lazio: permesso l’allevamento e l’addestramento degli animali da compagnia
  • Umbria: consentita l’attività di addestramento cani nelle apposite aree e praticare l’equitazione anche dentro i maneggi
  • Campania: possibile praticare l’addestramento cani solo dalle ore 6 alle ore 8.30 del 10 maggio
  • Puglia: permessa la passeggiata col cane anche non in prossimità della casa, ma non si parla di addestramento
  • Basilicata: si parla di permesso di uscita una volta al giorno e per solo una persona del nucleo famigliare per accudire gli animali custoditi
  • Calabra: non ancora specificato
  • Sicilia: consentita l’apertura delle toelettature, ma non si parla di addestramento
  • Sardegna: permesso l’allenamento e addestramento dei cani nelle apposite aree attrezzate, preferibilmente su appuntamento e usando percorsi e turni per permettere l’accesso a una persona per volta

Nel caso troviate indicazioni diverse, segnalatele nei Commenti in modo che possiamo aggiornare man mano l’articolo.

Foto | Pixabay

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