Petsblog NUTRIZIONE Il gatto nero è uguale agli altri gatti?

Il gatto nero è uguale agli altri gatti?

Dal punto di vista della salute e delle malattie, il gatto nero è uguale agli altri gatti?

Il gatto nero è uguale agli altri gatti?

Gatto nero – Dal punto di vista della salute, il gatto nero è uguale a tutti gli altri gatti? O ci sono particolari malattie e problematiche che sembrano colpire solo i gatti neri? La domanda nasce spontanea, in fin dei conti chi ha gatti è a conoscenza del fatto che i gatti bianchi soffrono di una forma di dermatite da fotosensibilizzazione che può trasformarsi in un carcinoma squamocellulare col passare del tempo. O del fatto che i gatti bianchi con gli occhi azzurri potrebbero essere sordi. Quindi è lecito chiedersi se per i gatti neri valga la stessa cosa. In realtà no, anzi, secondo uno studio del 2003 pubblicato su Current Biology, sembra che i gatti neri abbiano una marcia in più dal punto di vista della salute. Quindi ecco che adesso prima vi parlerò di questo studio e poi vi dico cosa ho notato nella pratica ambulatoriale in merito ai gatti neri, sia dal punto di vista della salute che del comportamento.

I gatti neri hanno una salute più ferrea rispetto agli altri gatti

Secondo quanto pubblicato in uno studio del 2003, i gatti neri potrebbero avere una salute più robusta rispetto a gatti di altri colori. I dottori Stephen O’Brien e Eduardo Eizirik si sono chiesti se dal punto di vista evolutivo i gatti neri possano aver avuto maggiori vantaggi rispetto a gatti di altri colori. E questo perché in natura gli animali con colorazioni insolite sono destinati all’estinzione, a meno che questa colorazione non porti loro degli innegabili vantaggi.

Tale ricerca è iniziata perché ci si è domandato come mai esistano giaguari neri, leopardi neri, gatti neri, ma non tigri nere o leoni neri. I gatti domestici hanno circa 10 geni che influiscono sul colore del mantello e sul suo aspetto e la mutazione nera è molto comune. Pare che il gatto nero, il giaguaro nero e il leopardo nero derivino il loro peculiare mantello da diversi tipi di mutazione.

Una prima osservazione riguarda la caccia notturna: i gatti neri sarebbero avvantaggiati di notte perché si confonderebbero con l’oscurità. Tuttavia il dato più interessante riguarda il fatto che diverse mutazioni genetiche hanno conferito mantelli neri a diverse razze di gatti. Si è così ipotizzato che tali mutazioni, oltre a conferire al mantello il colore nero, potessero essere responsabili di una maggior resistenza dei gatti neri alle malattie. Quindi la pressione selettiva che ha permesso a queste mutazioni di sopravvivere nei gatti, potrebbe non avere l’unico scopo di camuffare i gatti, ma forse potrebbe trasmettere loro una maggior resistenza alle patologie.

Gatti neri: salute e comportamento

A livello di pratica ambulatoriale, diciamo che i gatti neri presentano le stesse identiche malattie di tutti gli altri gatti. Tuttavia essendo i gatti neri correlati geneticamente ai gatti siamesi, ecco che potrebbero mostrare la tipica rottura della coda dei siamesi. Oppure una maggior predisposizione a sviluppare forme di iperparatiroidismo nutrizionale: ho notato questa patologia spesso nei gatti siamesi e nei gatti neri, anche se non è detto che non si manifesti in altre tipologie di gatto.

Discorso a parte il carattere dei gatti neri. Molti pensano che i gatti neri siano meno giocherelloni degli altri, meno affettuosi, ma non è vero: semplicemente sono meno appariscenti. Quello che ho notato, però, è che le gatte nere femmina tendono ad essere più furbette e a volte più aggressive rispetto ai gatti neri maschi che, spesso, tendono ad essere un po’ dei bambolotti. Non che le gatte femmine nere non siano affettuose e giocherellone: solo che lo sono solo quando vogliono loro e basta poco per scontentarle. Ma questa è un’indicazione di massima, ci sono anche gatte femmine nere docilissime e buonissime e gatti maschi neri intrattabili.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Via | Current Biology (vol 13, p 448)

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