Dalle zecche invisibili ai mucchi di foglie, ecco cosa può mettere a rischio la salute dei cani in autunno e come difenderli
L’autunno è spesso associato a immagini rassicuranti: foglie che scricchiolano sotto le scarpe, odore di terra bagnata, maglioni caldi. Ma per i cani, questa stagione può nascondere alcune insidie sottovalutate, legate al cambiamento di clima, alla presenza di nuovi allergeni e all’attività aumentata di pulci e zecche. In Italia, molti proprietari tendono a rilassarsi dopo l’estate, sospendendo i trattamenti antiparassitari e sottovalutando i segnali di allergie stagionali. Un errore che può mettere a rischio il benessere del proprio animale. È importante capire quali siano le principali minacce autunnali e come affrontarle con buon senso e prevenzione.
Le allergie autunnali nei cani e il ruolo di muffe, acari e pollini
Con il cambio di stagione, aumentano i problemi legati alle allergie ambientali. I cani, come gli esseri umani, possono reagire in modo accentuato alla presenza di pollini tardivi, spore di muffa e acari della polvere. A differenza della primavera, quando i sintomi sono spesso più evidenti anche per noi, in autunno si tende a confondere il malessere del cane con un normale cambio di stagione. In realtà, il prurito continuo, gli starnuti, la lacrimazione abbondante, le irritazioni cutanee e le infezioni alle orecchie possono essere segnali chiari di un’ipersensibilità allergica.
Una diagnosi corretta richiede l’intervento del veterinario. Spesso vengono consigliati test allergici specifici – ematici o cutanei – per individuare le sostanze responsabili. Nei casi più complessi si ricorre all’immunoterapia, un percorso lungo ma utile per ridurre la sensibilità agli allergeni nel tempo. Intanto, si possono adottare alcune misure pratiche: lavare più spesso le zampe e il pelo del cane dopo la passeggiata, evitare le zone con erba alta o umida e mantenere l’ambiente domestico ben ventilato.

Non solo foglie: ecco i segnali che il tuo cane soffre l’arrivo dell’autunno -www.petsblog.it
Oltre alle allergie, l’autunno può aggravare altre condizioni dermatologiche latenti. L’umidità favorisce la proliferazione di funghi e batteri, soprattutto nelle pieghe cutanee. Una visita dermatologica, se il cane presenta sintomi persistenti, può fare la differenza tra un malessere stagionale e una patologia cronica.
Nel frattempo, la muta autunnale rappresenta un altro fenomeno legato al cambio di luce e temperatura. Razze come Golden Retriever, Labrador o Rottweiler mostrano una perdita di pelo più evidente. È un processo fisiologico, ma può accentuarsi in presenza di carenze alimentari o stress ambientale. Per questo, una dieta equilibrata, ricca di acidi grassi essenziali e vitamine del gruppo B, resta un alleato prezioso.
Parassiti persistenti, pelo che cade e zampe a rischio: l’autunno dei cani non è sempre una passeggiata
Molti proprietari pensano che con la fine dell’estate si possa sospendere la protezione antiparassitaria. In realtà, proprio l’autunno rappresenta un momento critico. Le zecche, ad esempio, non spariscono con i primi freddi, ma restano attive fino a quando le temperature non scendono sotto i 4-5 gradi. Lo stesso vale per le pulci, che trovano negli ambienti domestici – caldi e umidi – un habitat ideale per riprodursi.
Riconoscere un’infestazione non è sempre facile. Le zecche si annidano in zone nascoste come collo, orecchie, pancia, e possono passare inosservate per giorni. Le pulci lasciano invece minuscoli granelli neri (le loro feci) e provocano grattamenti intensi, arrossamenti e persino dermatiti allergiche. L’uso regolare di spot-on, collari repellenti o compresse orali resta il metodo più efficace per proteggere il cane. A supporto, la toelettatura regolare e l’uso di pettini antipulci aiutano a individuare i parassiti in modo tempestivo.
Un’altra questione da non sottovalutare riguarda le zampe. Le passeggiate tra le foglie bagnate, le superfici fredde o i sentieri boscosi espongono i cani al rischio di tagli, schegge e irritazioni. Alcuni esemplari, specie quelli con pelo sottile o con cuscinetti delicati, possono trarre beneficio dall’uso di balsami protettivi o stivaletti. Ma attenzione anche a ciò che si nasconde nei mucchi di foglie: insetti, spine, residui metallici o veleni per roditori possono rappresentare un serio pericolo.
Un controllo quotidiano delle zampe, una buona igiene post-passeggiata e, se necessario, la rimozione del pelo in eccesso tra i polpastrelli aiutano a prevenire fastidi o infezioni. La cura delle zampe in autunno non è solo una questione estetica, ma una parte essenziale della prevenzione.
L’autunno, con il suo clima mutevole, impone attenzione e osservazione. Non tutto ciò che appare stagionale è innocuo. Anche un cambiamento nel comportamento – cane più apatico, meno voglia di giocare, sonnolenza o eccessivo grattarsi – può essere il primo segnale che qualcosa non va. Con qualche accorgimento in più, è possibile trasformare la stagione delle foglie in una stagione di benessere anche per i nostri amici a quattro zampe.

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