Petsblog Animali domestici Iponatriemia nel cane e nel gatto: cause e sintomi

Iponatriemia nel cane e nel gatto: cause e sintomi

Oggi andremo a vedere le cause e i sintomi dell’iponatriemia nel cane e nel gatto, ovvero un livello basso di sodio nel sangue dei nostri pet.

Iponatriemia nel cane e nel gatto: cause e sintomi

Se vi ricordate qualche tempo fa avevamo parlato di ipernatriemia nel cane e nel gatto e del perché non bisognasse assolutamente inserire il sale nella dieta dei nostri pet. Oggi andremo a parlare di iponatriemia, ovvero il problema opposto: livelli bassi di sodio nel sangue dei cani e dei gatti. Prima di tutto vedremo le cause di questo problema, poi i sintomi e la diagnosi e infine la terapia.

Cause

Si può parlare di iponatriemia nel cane quando i valori ematici di sodio scendono al di sotto dei 140 mEq/l e sotto i 150 mEq/l nel gatto, fermo restando piccole variazioni a seconda del laboratorio che ha fatto le analisi. Fondamentalmente l’iponatriemia può essere provocata da una perdita eccessiva di sodio attraverso il rene o da un aumento di ritenzione dell’acqua. In definitiva l’iponatriemia è provocata da un problema nel bilancio idroelettrolitico dell’organismo.

Le principali cause di iponatriemia sono:

  • ipoadrenocorticismo o morbo di Addison
  • insufficienza renale
  • sindrome nefrosica
  • perdita di sodio per via gastroenterica (diarree severe)
  • insufficienza cardiaca
  • diuresi post ostruzione vescicale
  • sovraidratazione
  • polidipsia primitiva
  • edema
  • iatrogena (eccessiva fluidoterapia o eccessivo uso di diuretici)
  • coma da mixedema
  • alterata secrezione di ADH (ormone antidiuretico)

Bisogna poi distinguere l’iponatriemia vera e propria dalla pseudoiponatriemia: a livello ematico il sodio sembra diminuire apparentemente a causa del contemporaneo aumento a livello extracellulare di altri soluti, come per esempio il glucosio o di altre sostanze nel plasma, come i lipidi o le proteine. Ecco le cause di pseudoiponatriemia:

  • iperlipemia
  • iperproteinemia (con proteine superiori però ai 10 g/dl)
  • iperglicemia
  • terapia con mannitolo

Sintomi e diagnosi

Ecco i sintomi di iponatriemia nel cane e nel gatto:

  • debolezza
  • ottundimento del sensorio
  • anoressia
  • vomito
  • fascicolazioni muscolari
  • convulsioni
  • coma

Ovviamente i segni neurologici in caso di iponatriemia sono quelli più gravi in assoluto. Fondamentalmente la comparsa dei sintomi e la loro gravità dipende da quanto velocemente si instaura l’iponatriemia: se è graduale, il cervello riesce più facilmente ad adattarsi a questa carenza. Per quanto riguarda la diagnosi, bisogna effettuare degli esami del sangue.

Terapia

La terapia dell’iponatriemia prevede il ripristino dei valori normali di sodio nel sangue, tramite le opportune soluzioni reidratanti per via endovenosa. La scelta del tipo di soluzione dipende dalla gravità del problema: nei casi lievi si usa il Ringer lattato, seguito dalla soluzione fisiologica classica allo 0,9% fino ad arrivare alla soluzione fisiologica al 3% nei casi gravissimi, ma con quest’ultima bisogna andarci cauti e monitorare di continuo la situazione (va utilizzata solamente in caso di gravi sintomi neurologici). Di solito nel giro di 24-48 ore la situazione dovrebbe normalizzarsi. Una precisazione: la correzione dell’iponatriemia deve essere fatta in maniera graduale, in quanto un aumento troppo veloce dei livelli di sodio può provocare anch’essa crisi neurologiche.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Reschroe90

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