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Leishmaniosi nel cane – Visto che siamo nel periodo giusto, torniamo a parlare di Leishmaniosi nel cane. Però lo facciamo da un punto di vista diverso dal solito: vediamo, infatti, i miti e le leggende metropolitane sulla Leishmaniosi nel cane. Il fatto è che le aree endemiche per la Leishmania sono più ampie di quanto non si pensi. Non solo zone costiere e collinari limitrofe, ma nel nord Italia e nelle zone prealpine sono stati segnalati numerosi casi. Il fatto è che le temperature si sono alzate, i pappataci o flebotomi, moscerini vettori della malattia, sono ormai stanziali anche in regioni come il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige. Per cui nessuno sarà stupito del sapere che la malattia ha una prevalenza del 17%.
[related layout=”big” permalink=”http://www.petsblog.it/post/32219/leishmaniosi-canina-cause-sintomi-diagnosi-terapia-e-prevenzione-veterinario-petsblog”][/related]Abbiamo già parlato in passato di cause, sintomi, diagnosi, terapia, vaccino e prevenzione della Leishmaniosi, sia nel cane che nel gatto (anche nel gatto, infatti, può essere presente una forma di Leishmaniosi).
Riassumendo brevemente, la Leishmaniosi canina è una malattia provocata da un protozoo, il Leishmania infantum. Questi viene trasmesso ai cani tramite la puntura dei flebotomi, pappataci piccoli, pelosi e gialli. Una volta punto, il cane può o sviluppare malattia o rimanere un serbatoio della patologia. Inoltre i cani malati possono essere curati con appositi protocolli terapeutici, ma non guariti: dalla Leishmania il cane si cura, ma non guarisce mai. Inoltre è fondamentale trattarla il prima possibile: se la malattia viene trascurata e prosegue può comportare la morte del cane, solitamente per danno renale.
Il periodo critico per la Leishmaniosi va proprio dalla primavera all’autunno: per questo motivo dovete informarvi presso il vostro veterinario su quale prevenzione utilizzare. Di sicuro bisogna utilizzare gli appositi repellenti (spot on, collari o spray), evitare di portare il cane a passeggio al tramonto (i flebotomi sono crepuscolari, escono maggiormente in quella periodo della giornata) e munirvi in casa di zanzariere.
Il Centro di Referenza Nazionale per le Leishmaniosi (C.Re.Na.L) ha fornito alcuni dati interessanti. Nel 2016, su 83.237 campioni esaminati qui da noi in Italia, i cani positivi sono stati 14.490, con una prevalenza di più del 17%. Facendo le proporzioni con la popolazione canina italiana, ecco che potrebbero risultare infetti un milione e 200 mila cani.
Altro dato utile è che le aree endemiche per la Leishmaniosi si stanno espandendo con il passare del tempo. Se un tempo la Leishmania si trovava solamente al Centro-Sud e sulle coste, adesso le troviamo anche nelle zone collinari e al Nord.
Purtroppo a contribuire alla diffusione della malattia concorrono anche miti e leggende metropolitane difficili da sfatare. Ecco dunque alcuni miti e leggende sulla Leishmania:
Via | MSD Animal Health
Foto | iStock