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Linfoma nel cane: quali sono le razze predisposte?

Il linfoma è uno dei tumori di maggior riscontro nei cani. Ma ci sono alcune razze in cui pare comparire con maggior frequenza.

Linfoma nel cane: quali sono le razze predisposte?

Con il termine di linfoma si indica un tumore delle cellule linfoidi. Il linfoma è una delle neoplasie maggiormente diffuse nei cani, tuttavia sembra che ci siano alcune razze di cani in cui questa particolare tipologia di tumore sembra comparire con un’incidenza maggiore. Questo non vuol dire che per forza un cane di queste razze si ammalerà di linfoma o che un meticcio o un cane di un’altra razza non possa sviluppare a sua volta un linfoma.

Linfoma nel cane: in quali razze compare?

Lo studio dal titolo “Breed-associated risks for developing canine lymphoma differ among countries: an European canine lymphoma network study”, Comazzi S, et al. BMC Vet Res. 2018 Aug 6;14(1):232 ha cercato di capire in quali razze di cani compaia di più il linfoma.

Lo studio è stato retrospettivo, quindi sono stati analizzati i dati delle cartelle cliniche di cani in cui si aveva diagnosi di certezza di linfoma. Razze di cani in cui la predisposizione al linfoma era maggiore sono risultate essere:

In particolar modo, i cani di razza Boxer sembrano sviluppare maggiormente linfomi a cellule T, sia ad alto che a basso grado. Dal canto loro i Rottweiler sviluppano maggiormente linfomi a cellule B. I Labrador Retriever non avevano una particolare predisposizione ai linfomi, però tendono a manifestare di più linfomi a cellule T di alto grado. I Golden Retriever, invece, almeno in questo studio a carattere europeo non sembravano predisposti a nessun tipo di linfoma.

Come dicevamo prima, questo non significa che cani di altre razze non possano sviluppare linfomi o che queste razze siano per forza obbligate a manifestare linfomi. O che non possano svilupparlo i meticci.

Linfomi e razze di cani

Questo studio ha messo in luce che determinate razze di cani tendono a sviluppare certi tipi di linfomi piuttosto che altri, anche se non in senso assoluto. I risultati ottenuti sono importanti perché proseguendo in tal senso si potrebbe cercare di capire quali siano i geni coinvolti nello sviluppo della malattia.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Via | NCBI

Foto | Pixabay

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