Esiste una forma di nanismo ipofisario del cane che colpisce soprattutto cani di razza Pastore tedesco, ma che è stato descritto anche nel Cane Lupo Cecoslovacco e nel Cane Lupo di Saarloos. Tuttavia anche cani di altre razze potrebbero sviluppare questa malattia genetica congenita che causa un’alterata crescita del cane. I sintomi base del nanismo ipofisario del cane sono quelli di una crescita ritardata. Si è visto che molti Pastori tedeschi sono portatori della mutazione genetica capace di causare questa malattia.
[related layout=”big” permalink=”https://www.petsblog.it/post/117699/cane-lupo-cecoslovacco-carattere-e-comportamento-dal-veterinario-veterinario-petsblog”][/related]Premettiamo subito che il nanismo ipofisario nel cane è una malattia rarissima, è difficile vedere un cane affetto da tale patologia. Come anticipavamo, è una malattia che tende a manifestarsi di più nel Pastore tedesco e nel Cane Lupo di Saarloos, anche se pare interessare anche il Lupo Cecoslovacco e altre razze.
Quello che succede è che l’ipofisi, una ghiandola posta nel cervello e nota anche come ghiandola pituitaria (da non confondere con l’epifisi o ghiandola pineale), non riesce a produrre l’ormone della crescita (GH). In realtà l’ipofisi è responsabile anche della produzione di altri ormoni, come l’ormone tireotropo (TSH), la prolattina, l’ormone follico stimolante (FSH) e l’ormone adrenocorticotropo (ACTH).
Se la ghiandola ipofisaria del cane non riesce a produrre l’ormone della crescita, ecco che nel cane si manifestano i sintomi del nanismo ipofisario (i sintomi si vedono nei cani malati sin dalla nascita, quando il cane è cucciolo, ma i portatori sani del gene, invece, non manifestano alcun sintomo):
Spesso nei cani affetti da nanismo ipofisario, si ha anche la contemporanea mancanza anche di altri ormoni prodotti dall’ipofisi, con annessi sintomi.
La diagnosi di nanismo ipofisario nel cane non è sempre agevole. Oltre all’anamnesi e agli esiti della visita clinica, infatti, bisognerebbe misurare il livelli di ormone della crescita nel cane, cosa che in veterinaria in Italia non viene fatto. Si arriva a una diagnosi, però, per vie traverse: si può effettuare nella maggior parte dei laboratori, infatti, la misurazione della somatomedina (IGF-1), ormone la cui produzione viene direttamente stimolata dal GH. Si tratta, dunque, di una misurazione indiretta.
Per quanto riguarda la terapia del nanismo ipofisario, non esiste una cura vera e propria. Essendo una malattia genetica, non esiste rimedio e la prognosi rimane riservata: molti cani affetti da nanismo ipofisario non superano i 5 anni di vita.
Essendo una malattia genetica, sarebbe auspicabile testare i cani riproduttori: un test genetico per valutare se il cane sia portatore del gene mutato esiste anche qui da noi in Italia. In questo modo i cani portatori potrebbero essere esclusi dalla riproduzione, in modo da evitare di continuare a far nascere cuccioli malati, diffondendo così la malattia e danneggiando le razze coinvolte.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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