Petsblog Novità Non udente adotta un cane sordo: i due comunicano con il linguaggio dei segni

Non udente adotta un cane sordo: i due comunicano con il linguaggio dei segni

Ecco la storia di Emerson e Nick, un cagnolino sordo e il suo padroncino, che comunicano con il linguaggio dei segni.

Non udente adotta un cane sordo: i due comunicano con il linguaggio dei segni

Quella che vogliamo raccontarvi oggi è una storia davvero speciale, la storia di un cagnolino di nome Emerson, un cucciolotto sordo che fortunatamente ha trovato il padroncino perfetto per lui. Nick Abbot, il suo nuovo papà umano, è venuto a conoscenza della storia di Emerson attraverso un post pubblicato su Facebook dai membri dell’organizzazione NFR Maine.

Il nostro dolce Emerson sta ancora cercando la sua casa per sempre. Tutti i suoi fratelli sono stati adottati ed è rimasto solo a chiedersi perché nessuno voglia dargli una casa per sempre. Vuole far sapere a tutti che, anche se è sordo, è ancora un piccolo cucciolo con tanto amore da dare. Non è un cucciolo eccessivamente bisognoso, è contento di accoccolarsi sul divano accanto te o di trovare il perfetto posto soleggiato sul pavimento per rilassarsi. È un cucciolo sempre pronto per nuove avventure e con tanta voglia di rendere felici i suoi umani. Sta imparando il linguaggio dei segni e sta andando alla grande. È un piccoletto molto intelligente.

È questo il messaggio che ha colpito Nick, anche lui non udente, e anche lui desideroso di avere accanto un amico leale e amorevole. Emerson era senza dubbio il candidato ideale. Questo cagnolino ha combattuto per la sua vita. Da piccolo soffriva infatti di convulsioni e non riusciva a mangiare e bere a causa di un grave virus. Fortunatamente i volontari della struttura gli hanno salvato la vita, ed ora Emerson sta bene, e adora accoccolarsi accanto al suo nuovo papà umano.

Dal canto suo, Abbot ha già imparato il linguaggio dei segni per comunicare con Emerson, e il rapporto fra i due non potrebbe essere migliore!

Il legame che abbiamo è fantastico. Ci capiamo molto bene, mi piacere pensare che fosse destinato a vivere con me. È speciale.

via | La Stampa

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