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Quanti stomaci ha la mucca e altre curiosità

Lo sapevate che le mucche hanno quattro stomaci? E non hanno i canini? Ecco qualche curiosità sulle mucche.

Quanti stomaci ha la mucca e altre curiosità

Quanti stomaci ha la mucca? Beh, ne ha quattro a dire il vero. Ci sono molte differenze fra l’anatomia di una mucca e quella di animali maggiormente conosciuti da tutti come cani e gatti. Il toro (nome scientifico Bos taurus) è un mammifero artiodattilo che fa parte della famiglia Bovidae. La femmina del toro è la vacca o mucca (in veterinaria e in zootecnia si parla di vacca, mucca è un termine più colloquiale), ma ci sono precise definizioni con cui indicare gli appartenenti a questa specie:

  • balliotto: dalla nascita fino alla prima settimana di vita
  • vitello/vitella: il piccolo fino al primo anno di vita
  • vitellone: dall’anno ai diciotto mesi di vita
  • manzetta o sorana: la femmina di età inferiore ai venti mesi che non ha ancora partorita
  • manzo: il bovino castrato dai due ai quattro anni di vita
  • manza: la femmina dal primo al terzo anno di vita
  • giovenca: la femmina dal primo al terzo anno di vita per la prima volta in gravidanza
  • torello: il bovino intero dal secondo al quarto anno di vita
  • bue: bovino castrato superiore ai 4 anni di vita
  • vacca: la femmina oltre i tre anni di vita che ha avuto almeno una gravidanza o sotto i tre anni, ma in gravidanza
  • toro: bovino intero oltre i quattro anni di vita

I numerosi stomaci della mucca

Forse non tutti sanno che la mucca, essendo un ruminante, ha quattro stomaci (quindi anche pecore e capre). In realtà si tratta di tre prestomaci di origine esofagea e di uno stomaco ghiandolare (come il nostro). I tre prestomaci sono noti con il nome di:

  • reticolo: si origina da una tasca nella parte caudo-ventrale del rumine in formazione. Noto anche come cuffia, è il più piccolo dei prestomaci dei ruminanti. E’ collegato all’esofago e comunica con il rumine. Qui avviene parte della ruminazione e fermentazione del cibo
  • rumine: si origina come espansione del fondo dello stomaco sacciforme embrionale. Anche qui avviene parte della ruminazione
  • omaso: si origina come un rigonfiamento della piccola curvatura. Noto anche come libro, centopelli o foglietto, è interposto fra rumine e reticolo da un lato e abomaso dall’altro. Ha la funzione principale di riassorbire parte del materiale liquido del cibo fermentato

Lo stomaco ghiandolare, invece, si chiama:

  • abomaso: tutto ciò che rimane dalla differenziazione delle strutture sopra descritte diventa l’abomaso. E’ lo stomaco come conosciamo noi: raccoglie ciò che rimane del cib fermentato e tramite processi digestivi analoghi a quelli degli animali monogastrici, digerisce gli alimenti. Una volta digerito, il cibo passa attraverso il piloro nell’intestino

Nelle prime 2-3 settimane di vita del vitellino, è l’abomaso lo stomaco più sviluppato visto che i prestomaci sono ancora immaturi per via del fatto che il piccolo non mangia ancora cibo solido. Infatti durante queste settimane il piccolo si alimenta solo col latte materno il quale bypassa i prestomaci sfruttando la doccia esofagea e raggiunge così direttamente l’abomaso. Solo quando a 3 settimane il piccolo comincia a nutrirsi di foraggio ecco che i prestomaci si sviluppano maggiormente.

Curiosità sulla mucca

Ecco alcune piccole curiosità sulla mucca:

  • è un animale erbivoro stretto, come coniglio e cavallo per intenderci
  • le corna sono presenti sia nei maschi che nelle femmine. Sono formate da uno spuntone osseo noto come cavicchio, ricoperto a sua volta da uno strato di cheratina
  • particolare anche la situazione dei denti. Quelli decidui sono 20, quelli definitivi 32. In particolare, sono assenti gli incisivi superiori perché l’osso mascellare in quella parte non ha gli alveoli dentari che vengono sostituiti da una struttura piatta e parecchio dura, il cuscinetto dentale. Inoltre non hanno neanche i canini, cosa che crea un largo diastema prima dei premolari e molari
  • la ruminazione è un processo fisiologico tipico dei ruminanti. Quello che succede è che il bovino ingerisce erba e foraggio, lo accumula nel rumina, lo frammenta in maniera grossolana nella prima fase, poi rigurgita in bocca il materiale così predigerito, lo tritura con i tipici movimenti della mandibola, lo insaliva e lo ingerisce nuovamente in modo da stimolare le fermentazioni dei prestomaci. Si tratta di un meccanismo evolutivo nato per permettere ai ruminanti di raccogliere e conservare grandi quantità di cibo nel rumine e di ritardarne la digestione in momenti di tranquillità
  • latte: la vacca produce latte solamente a seguito di una gravidanza, esattamente come qualsiasi altro mammifero (precisazione dovuta perché molte persone pensano che la vacca produca latte continuamente, come se fosse un rubinetto aperto)

Foto | Pixabay

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