
Diverse volte su Petsblog abbiamo parlato di quell’iniziativa messa in piedi da diversi comuni italiani che consiste nel praticare sconti ai cittadini che adottano un cane dai canili. Ricordiamo i casi di Avellino, di Solarino e Pachino in provincia di Siracusa e di Lecce. Ora Il Sole 24 ore dedica un pezzo al fenomeno e, tra le altre cose, scrive:
Sgravi sulla Tares a chi accoglie un cane. Negli ultimi mesi diversi Comuni si sono mossi in questa direzione, con un obiettivo duplice: da un lato dare un padrone a un animale che non ce l’ha, dall’altro far risparmiare cittadini e municipi. Gli sconti concessi ai singoli cittadini valgono centinaia di euro, ma le casse pubbliche ci guadagnano, se è vero che mantenere gli ospiti dei canili può far spendere anche 1.500 euro l’anno.
Noi l’abbiamo detto e ridetto e lo ribadiamo: è una pessima idea! Si guarda solo alla difficoltà economica del momento e alla contingenza della situazione, invece di mettere in atto politiche di lotta al randagismo. Se è vero che i comuni assicurano che ci saranno controlli su chi adotterà i cani, dall’altra sappiamo benissimo come tali controlli siano facilmente eludibili.
Non dimentichiamo che adottare un cane è un gesto d’amore ed è un impegno che dura anni (e, teniamolo a mente, mantenere un cane ha i suoi costi!): siamo certi che chi adotterà i cani dai canili lo farà per una scelta convinta e garantirà a Fido tutte le attenzioni necessarie? E se si procedesse a tali adozioni solo per poter poi risparmiare sulle tasse?
Lo abbiamo affermato e lo ribadiamo: l’unico vero modo per combattere il randagismo è la sterilizzazione, il resto sono soluzioni temporanee e palliative. In tali delibere l’unica cosa che è chiara ed evidente per tutti è che a risparmiare saranno i comuni. Sulla pelle dei cani.
Via | Ecoblog