Per diagnosticare l’insufficienza renale nel cane e gatto solitamente si valutano parametri come la creatinina, l’urea e il fosforo. Ma questi sono solo la base. In realtà, quando questi parametri si alzano, vuol dire che l’insufficienza renale è già in stadio avanzato. Tuttavia ci sono degli altri marker da valutare. Uno è il rapporto PU/CU, proteina urinaria/creatinina urinaria: questo parametro si alza prima, in stadi iniziali, quando ancora creatinina, urea, BUN e fosforo sono normali. Ma il biomarker del momento per valutare l’insufficienza renale in cane e gatto in maniera precoce è l’SDMA. Ecco a cosa serve e come funziona.
Insufficienza renale cronica nel cane e gatto: precisazioni sulla terapia
L’SDMA è la sigla che indica la dimetilarginina simmetrica. Questa sostanza deriva dalle metilazione intranucleare della L-arginina e viene immessa in circolo a seguito di proteolisi. L’SDMA viene eliminata dai reni e la sua concentrazione nel sangue è proporzionata al tasso di filtrazione glomerulare. Questo vuol dire che quando la filtrazione glomerulare comincia a ridursi, prima ancora che creatinina, urea e fosforo si alzino nel sangue, ecco che l’SDMA comincia a salire.
Ecco perché il test dell’SDMA viene considerato un marker precoce per la funzionalità renale. Un alto indubbio vantaggio che l’SDMA ha nei confronti della creatininemia è che i suoi valori non dipendono dalla massa muscolare o da altre interferenze come emolisi o lipemia.
Quando si sospetta una patologia renale, vale la pena abbinare anche il test dell’SDMA. Questo risulta essere particolarmente utile soprattutto quando ci sono sospetti di insufficienza renale, ma i valori di creatinina e il rapporto PU/CU risultano essere ancora normali. Inoltre è utile quando ci sono fattori predisponenti come infezioni, Leishmania o una sospetta nefrotossicità, in quei pazienti borderline in cui non ci sono ancora sintomi evidenti di nefropatia, ma nei quali i reni si stanno lentamente deteriorando.
E’ anche consigliabile effettuare il test dell’SDMA quando si hanno cani e gatti con polidipsia/poliuria per escludere forme non-azotemiche di insufficienza renale. Questo perché se si aspetta la conferma con l’aumento dell’azotemia e i sintomi, vuol dire che la degenerazione renale è già andata avanti.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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